Il vicesindaco di Villagrande Strisaili Giovanni Olianas "è probabilmente il cervello della banda. Ha dato prova di esperienza criminale fuori dal comune, costantemente impegnato nell'ideazione di nuovi colpi, spesso procrastina i suoi impegni di vicesindaco per partecipare a rapine e sopralluoghi".

Lo scrive il sostituto procuratore della Dda di Cagliari Danilo Tronci, nel decreto che ha portato al fermo di 23 persone (tre sono ancora ricercate).

Un gruppo paramilitare con a disposizione armi da guerra ed esplosivi che non si è accontentato di un colpo milionario come quello portato a termine al caveau della Vigilanza Sardegna di Nuoro, ma che con "avidità e cupidigia incontrollabile" - parole utilizzate dallo stesso pm nel decreto - non ha esitato a tentarne altri cinque, mandati in fumo dalle forze di polizia.