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L'uomo indicato come la mente della banda paramilitare specializzata negli assalti ai portavalori, ha scelto il silenzio.
Giovanni Olianas, 50 anni, vice sindaco di Villagrande Strisaili, in Ogliastra, si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio di garanzia nel carcere di Lanusei da parte del Gip Paola Murru.
Stessa linea difensiva suggerita agli altri quattro indagati, tutti detenuti nel penitenziario ogliastrino: i fratelli di Olianas, Gianluigi e Carlo, di 53 e 43 anni, Pietro Paolo Lotto, 48, e Fabrizio Manca, di 35, tutti di Villagrande.
I cinque sono comparsi davanti al Gip assistiti dai loro avvocati: Paolo Pilia per i fratelli Olianas, Marcello Caddori per Lotto e Manca. Il giudice si dovrà pronunciare entro le 19 sulla convalida dei fermi e sull'applicazione delle misure cautelari, a quell'ora infatti scadono le 48 ore dalla richiesta del Pm della Dda di Cagliari, Danilo Tronci, che coordina l'inchiesta.
Con oggi si è conclusa la tornata di interrogatori di tutti e 20 i fermati: nessuno ha parlato e tutti restano in carcere per disposizione dei Gip di Pavia, Nuoro, Sassari e Tempio.