PHOTO
Nei giorni scorsi, l’Interpol, di concerto con le Autorità italiane e rumene, ha arrestato i gemelli Danut e Florin Vaduva, 33 enni rumeni, nei cui confronti era pendente un mandato di arresto europeo emesso dal GIP del Tribunale di Sassari Dr. Michele Contini, su richiesta del P.M. Dr. Mario Leo.
Il provvedimento è scaturito in seguito all’ irreperibilità dei due, destinatari di un ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa in seguito alla rapina compiuta l’anno scorso ai danni dell’Aeroporto internazionale Riviera del Corallo di Alghero – Fertilia.
Era la notte del 19 settembre 2015 quando 8 individui, col volto coperto da passamontagna ed armati di mazza, si presentavano di fronte all’accesso centrale dell’Aeroporto Riviera del Corallo di Alghero – Fertilia, a bordo di due furgoni rubati. Dopo aver divelto la vetrata della hall si erano impossessati dello sportello bancomat contenente 160 mila euro, scardinandolo dal pavimento e caricandolo su uno dei furgoni per poi fuggire.
Intervenuti sul posto, i Carabinieri del Comando Provinciale di Sassari erano riusciti ad intercettare e bloccare una parte del “commando” al culmine di un inseguimento nel corso del quale i malviventi avevano tentato ripetutamente di speronare l’auto dei Carabinieri.
Venivano arrestati dunque in flagranza Agron Llulla, 35enne albanese, Ienica Spiridon, 43enne rumeno, ed Alecu Gheorghe, 48enne rumeno, trovati anche in possesso anche della somma di 60 mila euro, parte del provento della rapina. Qualche ora più tardi, venivano localizzati ed arrestati anche gli altri componenti del sodalizio Mitica Bararu, 45enne rumeno, Ciprian Busuioc, 46enne rumeno, e Giuseppe Dessì, pregiudicato 64enne sassarese, che si erano nascosti nella veranda di un bar lungo il litorale di Platamona.
Le successive analisi compiute dal RIS di Cagliari (accertamenti biologici e dattiloscopici) sui guanti usati dai due e le autovetture utilizzate dal “commando” hanno infine permesso di identificare i gemelli Danut e Florin Vaduva, già arrestati dai Carabinieri della Tenenza di Valledoria nell’ambito di un’altra attività d’indagine denominata “Full Time” e diretta dalla Procura della Repubblica di Tempio Pausania. Questi, scarcerati lo scorso dicembre, dopo un breve periodo di arresti domiciliari avevano lasciato l’Italia si erano resi irreperibili fino a pochi giorni fa.