''Ho accostato perché ho visto macchine ferme, una ragazza che piangeva disperata e urlava che c'era un uomo a terra, poi ho sentito degli spari'', una decina. E' il racconto di una testimone della rapina compiuta stamani poco prima delle 8 sulla Ss 131 in località Predu Mannu in comune di Bonorva.

La donna, terrorizzata, si è chiusa in auto, dove è rimasta per parecchio tempo. Sarebbero una decina i banditi che hanno assaltato un furgone portavalori della Vigilpol, al km 153 della 'Carlo Felice', bloccandolo con un fuoristrada incendiato sul momento proprio sulla statale. I banditi hanno aperto il fuoco contro il blindato, almeno una decina i colpi uditi, e sono riusciti a portare via le valigette con un quantitativo consistente di denaro, dopo aver aperto il furgone con uno smeriglio. Ma nel frattempo è sopraggiunta la Fiat Punto di un altro istituto di vigilanza, la Metropol, che ha disturbato i banditi nella loro azione criminosa.

Uno di essi ha esploso alcuni colpi anche all'indirizzo dell'utilitaria della vigilanza e un altro alle valigette portavalori tentando di aprirle, senza riuscirci, ma il commando è riuscito ugualmente a portarle via. ''Sulla strada c'era il panico, gente che urlava, auto che facevano retromarcia, poi i banditi hanno rubato una macchina a una ragazza e sono scappati'', prosegue la testimone. Infatti i banditi sarebbero scappati con almeno due auto.

Nel frattempo una pattuglia della polizia stradale in sevizio sulla 131 ha inseguito l'auto rubata a bordo della quale sono scappati i banditi, purtroppo senza esito. Poi l'arrivo delle due ambulanze del 118 che hanno preso il ferito, un vigilate colpito ad una gamba dal fuoco dei banditi, e lo hanno trasportato all'ospedale di Sassari. Subito è scattato il dispositivo antirapina, nelle province di Nuoro Sassari e Oristano con decine di posti di blocco verso l'oristanese e il nuorese.

I banditi sono scappati in direzione sud, verso punti di fuga che conducono nelle montagne del Marghine e del nuorese, facendo perdere le loro tracce. Le indagini sono coordinate alla squadra mobile della questura di Sassari.