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L’evento è stato organizzato in concomitanza della giornata contro la violenza sulle donne, prevista per il 25 novembre. Un omaggio a tutte le donne sarde e non solo.
L’idea è stata quella di unire lo spettacolo tradizionale ad un tema sociale, che oggi occupa troppo spesso le pagine di cronaca della stampa. Durante la serata, oltre all’esibizione del coro e del gruppo Ballo Terra Mea accompagnato dall’organetto di Pietro Tanda, è stata approfondita e presentata al pubblico una ricerca etnografica sui copricapo dell’abito tradizionale di: Orune, Fonni, Samugheo, Busachi.
Protagoniste assolute sono state alcune ragazze che si sono prestate per la vestizione e che con grande orgoglio e fierezza hanno indossato l’abito tradizionale del proprio paese.
È stata presentata anche la seconda edizione del concorso di poesia “Cantade Bois chi ballamus nois” il cui tema era incentrato sulla donna sarda “Sas feminas de Sardigna”. Dove la donna è stata presentata come fonte di ricchezza e di forza. Ne sono state esaltate la bellezza e le peculiarità. La donna rappresentata in tutta la sua essenza da amare e rispettare.
Erano previste due categorie: la prima riservata agli studenti universitari e la seconda aperta a tutti. A decretare i vincitori è stata una giuria tecnica composta da: Stefano Chessa di Tissi, Antonella Maria Maddalena Licheri di Dualchi, Noemi Manca di Muravera, Antonio Flore di Scano Montiferro, Pippinu Palimodde di Oliena. I giurati, esperti in materia, hanno messo a disposizione le proprie conoscenze e capacità con estrema obiettività.
Per la prima categoria le poesie vincitrici sono state: “Ammentos” di Manuel Deiana, “Feminas de Sardigna” di Michele Fadda, “Su Frore Meu” di Federico Solinas. Invece, per la seconda categoria: “Feminas Sardas, Prendas lughentes” di Giovanni Piga, “Janas” di Pier Paolo Pausa, “Feminas Sardas- duas eroinas” di Cosimo Capra.
È stata anche attribuita una menzione speciale da parte del corpo di ballo Terra Mea alla poesia “Janas” di PierPaolo Pau.
Una serata incentrata sulla donna, ma guidata e realizzata grande alla forte passione, dedizione e attenzione dell’associazione Terra Mea verso le tradizioni, gli usi e i costumi e l’identità della nostra terra.