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L’ex consigliere regionale di Progetto Sardegna e sindaco di Alghero Mario Bruno, è stato assolto con formula piena dall'accusa di peculato aggravato, perché il fatto non costituisce reato, nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Cagliari sull'uso dei fondi destinati ai gruppi dell'Assemblea sarda nella XIII legislatura.
Il Gup del Tribunale di Cagliari Roberto Cau ha accolto la richiesta del pm Marco Cocco, che aveva chiesto l’assoluzione dell’imputato, sottolineando come Bruno avesse fornito totale giustificazione sulle sue spese. Quanto ai fondi da lui gestiti come tesoriere del gruppo e sui quali la Procura nutriva dei dubbi, circa 46mila euro, l'ex consigliere li ha già restituiti al Consiglio regionale su sua iniziativa.
Durante il processo in abbreviato Bruno ha risposto a tutte le domande del pubblico ministero, dimostrando di aver speso in maniera onesta e trasparente tutti i soldi a lui assegnati. Restavano da chiarire quelle che aveva autorizzato ai suoi colleghi quando lui era tesoriere. Trascorsi ormai diversi anni, di quelle spese non c'era più documentazione, per questo Bruno ha deciso comunque di restituire i 46 mila euro al Consiglio, seppure quei soldi fossero stati spesi da altri. "È la fine di un vicenda dolorosa - ha commentato Bruno all'ANSA alla fine dell'udienza - sono molto felice che sia stata riconosciuta la mia onestà".