PHOTO
Il consigliere regionale Angelo Carta è stato espulso dal Psd’Az. Nel pieno della polemica sulla nave Acquarius, l’ex sindaco di Dorgali, pur non nominandolo mai esplicitamente si è reso protagonista di un attacco in Aula contro il segretario nazionale del partito sardista, Christian Solinas, eletto in Senato grazie all’alleanza con la Lega. Dure anche le parole rivolte al ministro dell’Interno Matteo Salvini.
La presa di posizione del consigliere barbaricino ha causato la reazione dei vertici del suo partito. "Angelo Carta non può fregiarsi della qualifica di sardista", riporta una comunicazione della segreteria nazionale del Psd'Az in cui si prende atto "dell'oggettiva incompatibilità della permanenza tra gli iscritti dell'ex sindaco di Dorgali" e viene così deliberato all'unanimità "di non rinnovargli la tessera per l'anno 2018". "La qualifica di sardista – si legge ancora nella comunicazione – compete a chi opera in maniera corrispondente all'ideologia sardista, nel rispetto dello statuto, dei regolamenti e della linea politica". E ancora: "Le dichiarazioni rese da Carta stamattina in Consiglio regionale rappresentano una sua posizione personale, in contrasto con decisioni regolarmente assunte dagli organi del partito".
Durante la discussione sul testo unificato sulla lingua sarda, Carta lo ha definito "il nostro salvacondotto per un'Europa dei popoli". E questo, ha rimarcato riferendosi al segretario della Lega, "qualsiasi cosa pensi il nuovo leader di una destra cresciuta sulle ceneri della peggiore crisi economica dal dopoguerra, con la disoccupazione a livelli mai visti, che ha scelto di individuare due nemici, gli immigrati e l'Europa".
"Un leader sequestratore di persone – ha continuato – che si fa scudo di 629 migranti: io non ci sto, questo non sarà mai il mio leader". Né lui, "né – riferendosi a Solinas – chi ha tradito cento anni di storia, valori e ideali per una misera poltrona".