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Centinaia di persone, tra sindaci ed ex primi cittadini, si sono uniti per dare manforte al sindaco di Orotelli, Nannino Marteddu, che settimana scorsa è stato vittima di un attentato incendiario nel suo paese, che ha coinvolto due auto di famiglia.
Non solo parole di conforto, ma nel pomeriggio di ieri, si è svolto anche un sit-in, promosso dai nove ex sindaci del paese, davanti al municipio di Orotelli, per testimoniare il rispetto alle istituzioni e andare contro la violenza.
"E' stato un momento di solidarietà nei miei confronti e di tutti i sindaci colpiti da attentati negli ultimi mesi, ma anche un segnale forte alla comunità - ha spiegato il sindaco Marteddu -. Prima dell'attentato avevo deciso di correre per il terzo mandato dopo varie insistenze dei miei collaboratori e di tanti cittadini, poi mi sono un po' fermato a riflettere e infine ho deciso di accettare di correre alle prossime comunali: abbiamo una lista già pronta, l'entusiasmo per farlo, la violenza non può fermare la democrazia"
Tra i nove ex sindaci ha voluto dire la sua anche Matteo Marteddu, ex consigliere regionale, che ha spiegato: ”Come ex sindaci dopo l'attentato ci siamo guardati negli occhi e abbiamo deciso di fare qualcosa. Oggi c'è il deserto in questa zona della Sardegna e nuovo malessere. Crediamo che chi ha maggiori responsabilità istituzionali come noi debba fare delle proposte a da portare al ministro Alfano nell'incontro del 19 aprile, proposte che non possono prescindere dal lavoro e dalla prevenzione”.
Anche il presidente dell’Anci ha espresso la sua opinione, affermando :” E' il momento di dire basta alla semplice solidarietà, sono stato qui con i sindaci perché voglio preparare l'incontro del 19 nella sede dell’Osservatorio nazionale sugli attentati. Andremo lì e porterem