PHOTO
Il parroco di Santa Caterina D'Alessandria, don Michele Casula, reagisce all'attentato contro il centro di accoglienza di Dorgali. Lo fa attraverso una foto postata sul profilo Facebook della parrocchia, che ritrae i giovani migranti ospiti di "Su Babbu Mannu" insieme al parroco, e affidandosi alla forza delle parole di Charles de Foucauld, il religioso francese proclamato beato il 13 novembre 2005 da papa Benedetto XVI: "Se tu credi che ciò che riunisce gli uomini è più importante di ciò che li divide, Se per te lo straniero che incontri è un fratello, Se tu dividi il tuo pane e sai aggiungere ad esso un pezzo del tuo cuore, allora…La pace verrà".
"Forse per tutti noi questo fatto - scrive don Michele - è una occasione per donare agli altri parole 'buone' e mettere da parte sentimenti e parole che certamente non aiutano a crescere… ma specialmente non aiutano i più giovani: facciamo un piccolo sforzo e lavoriamo per questo!".
Poi un invito ai cittadini di Dorgali: "Questa sera alle 20 ci ritroveremo davanti al centro di Su Babbu Mannu per esprimere la nostra vicinanza...si può portare un segno di affetto per questi ragazzi. Ciascuno si muova liberamente".
Intanto, anche una nostra lettrice ci ha scritto per chiederci la pubblicazione di un video "che racconta in pochi minuti quanto i dorgalesi abbiano abbracciato i ragazzi immigrati ospiti nella nostra comunità".
"Ecco come la comunità dorgalese qualche mese fa, grazie all'associazione Le Arti Libere, all'associazione ProPositivo e all'amministrazione ha dimostrato di “camminare insieme” agli immigrati di Su Babbu Mannu. Solo testimonianze come le immagini di questo video possono dare un minimo di ristoro alla rabbia e all’orrore davanti a quanto accaduto stanotte proprio mentre i ragazzi di Su Babbu Mannu dormivano ... che vigliacchi! Verrebbe voglia di fuggire, di scappare altrove, ma questo genere di ignoranza purtroppo è anche altrove, basta leggere i tanti commenti disseminati ovunque che inneggiano all'eroismo di chi ha compiuto quegli atti orribili, e allora non ci resta che provare a fare la differenza, non ci resta che condannare, che tentare di far capire che non siamo tutti così, che un briciolo di cervello ci è rimasto e che quelli della dinamite sono solo una minoranza di sfigati vigliacchi...non ci resta che far prevalere la ragione contro la manifestazione più becera dell’ignoranza! Non ci resta, ad esempio, che guardare queste immagini, sono loro, gli immigrati sul palco insieme ai dorgalesi, ed è questo il racconto che deve diventare virale dentro di noi e non quell'altro!"