“Lo Stato ha lasciato solo il sindaco di Desulo, così come tutti i Sindaci della Sardegna. L’attentato al Sindaco Gigi Littarru avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche e solo per un caso fortuito non si è trasformato in tragedia. Tutto questo nonostante le gravissime minacce e avvertimenti che lo stesso Sindaco aveva pubblicamente ricevuto già nei mesi scorsi. Nonostante questo nessun accorgimento, nessuna tutela concreta ed efficace è stata adottata”.

Lo ha detto questa mattina il deputato di Unidos Mauro Pili presentando un’interrogazione urgente al Ministro dell’Interno sul gravissimo attentato di cui è stato vittima il primo cittadino di Desulo.

“L’attentato è gravissimo sotto diversi punti di vista: si tratta di fucilate ad altezza d’uomo dentro l’abitazione di un Sindaco, si tratta di una reiterazione e aggravamento della violenza contro il sindaco di Desulo. E’ la conferma che non solo lo Stato non ha fatto niente di concreto per garantire la tutela dei Sindaci e amministratori comunali ma è la dimostrazione che nonostante le reiterate minacce il Sindaco di Desulo è stato lasciato senza alcuna protezione e tutela. Siamo dinanzi ad uno stato lontano dalle realtà locali. Uno stato che smobilita i presidi di sicurezza, chiude caserme, sguarnisce i reparti, ed è incapace di proteggere amministratori e cittadini”.

“L’attentato – ha continuato il leader di Unidos - è stato preceduto da minacce di morte esplicite e soprattutto la tensione in quell’area, rispetto ad alcune problematiche era evidente a chiunque. Non aver messo in campo misure adeguate di protezione significa aver sottovalutato, ignorato e trascurato la situazione. L’attentato avrebbe potuto avere conseguenze molto più gravi e solo un caso fortuito ha scongiurato il peggio. Aver lasciato solo il Sindaco ad affrontare le tensioni di una vicenda probabilmente legata al piano della Regione per l'eradicazione della peste suina è stato irresponsabile e grave.

Il Sindaco, convinto sostenitore dell'eradicazione della peste suina, era per per la via del dialogo ma proprio per questo è stato lasciato solo trovandosi a gestire una situazione fuori controllo. Nonostante le tensioni dell’11 febbraio scorso avessero fatto presagire una situazione delicatissima nessun organo dello Stato si è sentito in dovere di tutelare questo sindaco lasciandolo insieme alla famiglia alla mercè di delinquenti e criminali. Un comportamento – ha concluso Pili - irresponsabile e ignavo da parte di uno Stato sempre pronto a fare proclami ma sistematicamente assente”.

Nell’interrogazione al ministro dell’Interno Pili chiede al Ministo "se non ritenga di dover attuare un piano serio e concreto di sicurezza e protezione degli amministratori locali in Sardegna;

se non ritenga di dover attivare tutte le azioni investigative per arrivare all’immediata individuazione di questo gravissimo attentato;

se non ritenga di dover riprendere il Piano di sicurezza varato nel 2002 per il rafforzamento della sicurezza degli amministratori comunali attraverso azioni ad ampio spettro, da quelle della sicurezza attiva e passiva, alle azioni culturali e strategiche;

se non ritenga dover con somma urgenza rafforzare i presidi delle forze dell’ordine, e nel contempo dismettere ogni piano di ridimensionamento dei presidi attivi di sicurezza nel territorio".