“Non ci sono parole per esprimere lo sgomento che segue una notizia come quella di ieri mattina”.

Sono le parole della sindaca di Dorgali Maria Itria Fancello a seguito dell’attentato dinamitardo contro il centro di prima accoglienza in località "Su babbu Mannu", avvenuto due notti fa intorno alle 2:30, mentre dormivano 64 ospiti stranieri e due operatori della Cooperativa "The Others" che gestisce la struttura.

Due nigeriani di 23 anni hanno subìto lievi contusioni alle gambe, provocate mentre scendevano dai letti.

“La nostra Comunità – continua il primo cittadino - non merita di subire azioni di questo tipo. L'ordigno che è esploso è un segnale inaccettabile di violenza che colpisce non solo gli ospiti e gli operatori del centro di accoglienza, ma anche tutti i dorgalesi. Oggi siamo tutti vittime di chi non è in grado di risolvere i problemi in maniera civile. Dorgali non è, e non sarà mai, un paese razzista. E' un paese di migranti, che ha sempre dimostrato la sua capacità di accogliere gli stranieri e di confrontarsi con loro, qualunque fosse la loro provenienza. Anche con i ragazzi di “Su Babbu Mannu” la nostra comunità ha instaurato un ottimo rapporto: hanno partecipato a numerose giornate ecologiche, mettendosi al servizio della comunità, hanno partecipato ad attività culturali, sportive, ed hanno instaurato rapporti di amicizia con moltissime persone".

"Non dobbiamo e non vogliamo nascondere la testa sotto la sabbia - sottolinaea Maria Itria Fancello - i problemi legati alle migrazioni esistono e sono da affrontare nelle sedi opportune. Il Governo italiano, il Parlamento, ma soprattutto l'Europa hanno il dovere e il potere di dare risposte vere e concrete alla questione immigrazione. Prendersela con i più deboli, in una battaglia tra poveri, non porterà mai ad una soluzione del problema”.