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Si è avvalso della facoltà di non rispondere Giovanni Pes, il benzinaio di 39 anni di Orotelli arrestato con l'accusa di essere il responsabile dell'attentato incendiario contro l'auto della sua ex moglie, Tania Marteddu, figlia 32enne del sindaco Nannino Marteddu, e delle auto di tre carabinieri in servizio presso la caserma del paese la notte del 28 settembre scorso.
L'uomo è stato interrogato nel carcere di Badu 'e Carros dal Gip del tribunale di Nuoro, Mauro Pusceddu, e alla presenza del suo avvocato Antonella Soddu.
Il giudice non si ancora pronunciato sulla convalida dell'arresto richiesta dal Pm Andrea Ghironi. Decisive per la svolta nelle indagini, le telecamere posizionate in via Vittorio Emanuele, dove è avvenuto l'attentato.
La pista passionale, solo sussurrata all'indomani del fatto, è così diventata realtà, facendo tramontare l'ipotesi di un attentato legato all'attività politico-amministrativa del padre.
L'azione del 28 settembre è stata l'ultima di una serie di atti persecutori che l'uomo aveva messo in atto nei confronti della ex nell'arco dell'ultimo anno, da quando cioè la donna decise di mettere fine a un matrimonio durato cinque anni e dal quale quattro anni fa è nato anche un figlio.