Sono stati rasi al suolo da alcuni vandali ignoti i chioschi di fronte al Lazzaretto e all'Arena Grandi eventi, sul lungomare Sant'Elia.

Strutture abbandonate e mai utilizzate perché il Comune non era riuscito a completare la gara d'appalto per la gestione, ma che erano state realizzate con cura ed erano particolarmente apprezzabili alla vista. Quello che ne rimane adesso, invece, è uno spettacolo raccapricciante. Muri imbrattati, il marmo travertino che li ricopriva completamente rovinato, rifiuti di ogni genere e sanitari distrutti.

I danni maggiori sono stati arrecati al locale che avrebbe dovuto ospitare bancone, frigobar ed espositori per le bibite. Dopo aver scardinato le due porte blindate sul retro e sfondato la finestra di legno, è stata rasa al suolo ogni cosa al suo interno, tubi compresi. Sulle pareti i segni di un rogo.

Lo stesso è accaduto al chiosco vicino all’Arena Grandi Eventi, trasformato in un luogo di prostituzione.

I danni arrecati ad uno solo dei chioschi, secondo il perito del Comune, ammonterebbero a 20mila euro.

«Perché non ci hanno affidato almeno uno dei due chioschi sul lungomare? L'avremmo custodito, curato e, almeno sino al momento della concessione, utilizzato per offrire uno spazio per i bambini e i ragazzi del rione» si sono lamentate le rappresentanti dell’associazione Sant’Elia Viva che da anni si battono in nome del borgo più bello della città che troppo spesso finisce nelle pagine di cronaca nera dei giornali.

Una proposta che è stata però respinta dall'assessore ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras a causa della necessità di avviare procedure a evidenza pubblica.

Rosa Sabati, Rosalba Fadda e le sorelle Pinella e Rita De Agostino, componenti dell’associazione, ribattono: «Forse qualcuno vuole che nel quartiere regni il degrado in modo che, soprattutto in campagna elettorale, ci sia un luogo dove seminare promesse che poi non verranno mantenute».