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Forse annoiati o delusi da una società a cui non sanno né cosa dare né cosa chiedere, hanno ben pensato di distruggere la piccola libreria di via Simon, la Little Free Library, inaugurata lo scorso 1° settembre.
Una libreria voluta da alcuni volontari con la passione per la lettura e l’obiettivo di mettere a disposizione di tutti dei libri e contestualmente di creare un senso di comunità.
E’ stata presa di mira due notti fa da coloro che hanno deciso di animare la propria serata con uno scopo contrario a quello della sana socializzazione, forse inconsapevoli di essere protagonisti di un gesto gravissimo che un’intera comunità condanna con forza.
Quando si toccano i piccoli e meravigliosi gesti e progetti di chi ha cuore la nostra città, allora la perdita non è di una singola persona, ma di tutti quanti.
“Siamo troppo confusi e increduli per fare qualsiasi commento che vada oltre la rabbia e il senso di desolazione che abbiamo provato nell’essere risvegliati dalle immagini che, pietosamente, ci hanno mandato alcuni amici e che mostrano la nostra Little Free Library distrutta da una furia che non capiamo”, hanno commentato i volontari.
La piccola libreria è stata un’idea pensata per quasi un anno e mezzo, promossa e sostenuta da ResPublica.
Un gesto che, purtroppo, fa da traino ad altri atti vandalici, direttamente proporzionali alla crescita della noia e dunque portati a termine senza una precisa motivazione. Così come accaduto due giorni fa al Forte della Maddalena, dove le antiche mura sono state imbrattate con una vernice spray di colore blu o ai giochi installati nella pineta di Maria Pia: un percorso fitness che si compone di 19 stazioni. Poco dopo la loro inaugurazione alcuni cartelli esplicativi erano stati oggetto di atti vandalici.
“Ora il senso di desolazione è forte, ma non possiamo arrenderci”, hanno detto i volontari della Little Free Library, sostenuti anche dalle tantissime persone che in queste ore hanno manifestato la propria solidarietà e che desiderano donare nuovi libri.
“Non bisogna arrendersi alla stupidità e all’ignoranza”, ha commentato il sindaco Mario Bruno.