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Dopo tre anni di attesa e tanta pazienza la comunità di Atzara chiede a gran voce che la chiesa di Sant'Antioco venga riaperta al culto. A causa delle continue infiltrazioni d'acqua, per motivi di sicurezza, l'edificio è chiuso dal 2011.
Nonostante le diverse promesse di finanziamento e di avvio dei lavori di sistemazione da parte della Regione, della Curia e della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici a oggi la situazione non è ancora sbloccata.
"I matrimoni, i funerali e tutte le altre celebrazioni liturgiche - dice Maria Murgia, del comitato spontaneo per la riapertura della chiesa - si tengono nel salone parrocchiale, ci siamo stancati di questa situazione. Nei prossimi giorni organizzeremo una protesta pacifica con la speranza che qualcuno raccolga presto il nostro appello".
Il sindaco Walter Flore, dopo anni di trattative con gli organi preposti, si schiera a fianco dei suoi concittadini e si dice pronto a scendere in piazza con loro.
"Tempo fa - dice Flore - ho chiesto di poter sforare il patto di stabilità per 300 mila euro al fine di avviare i lavori nella chiesa. Siamo stanchi del passaggio di responsabilità tra Regione, Curia e Soprintendenza. Qualche settimana fa quest'ultima ci ha comunicato che il progetto esecutivo verrà consegnato il 20 luglio. Se non sorgeranno altri problemi i lavori dovrebbero iniziare a ottobre".