Entra nel vivo la trattativa Auchan con il primo incontro fissato per il prossimo 2 marzo. Nella sede centrale di Monastir, la dirigenza della Cooperativa Conad Nord Ovest incontrerà i vertici sindacali, primo incontro in Sardegna dopo i diversi incontri sindacali tenuti a Roma. 

Un confronto che si preannuncia serrato per i temi in discussione senza esclusione di colpi di scena. La convocazione fa presupporre che Conad confidi positivamente nell’Antitrust per Auchan Santa Gilla, che dopo mesi non si ancora espressa sui 101 negozi in sovrapposizione; per la Sardegna ben 4 ipermercati su 4. 

L’Antitrust nel 2019 ha rilevato la posizione dominante del Gruppo Conad in diversi territori per l’aggregazione finale risultante dai negozi Conad che si aggiungerebbero quelli di Auchan e Sma.

Conad quindi punta dritta all’acquisizione del negozio di Santa Gilla, la storica ex Città Mercato del vecchio Gruppo Rinascente che vede impiegati ben 198 commessi. 

“Valutiamo positivamente la notizia - afferma Cristiano Ardau, segretario generale della Uil-Tucs Sardegna (nella foto) - finalmente si aprono le danze, dopo mesi di attese snervanti per i lavoratori coinvolti.

Dall’incontro ci aspettiamo l’illustrazione del piano industriale del negozio con i dettagli e le ricadute per i lavoratori e le risposte alle tante domande che come sindacati e lavoratori poniamo da mesi”.

Si aspetta infatti la conferma sulla riduzione dell’area vendita, il cronoprogramma dei lavori di ristrutturazione e soprattutto chi rileverà l’eventuale area che dismetterà Conad e se questi si faranno carico del riassorbimento degli eventuali esuberi Auchan.

Temi fondamentali di una vertenza delicata per i tanti lavoratori coinvolti di un settore strategico come la grande distribuzione a seguito della decisione dei francesi di Auchan di lasciare l’Italia cedendo l’intera azienda al colosso di Bologna Conad. 

“Siamo pronti a svolgere in pieno il nostro ruolo come sindacato - continua Ardau - e puntiamo ad un accordo che non lasci a casa nessuno e permetta un rilancio del negozio di Santa Gilla. Questo però senza perdite di occupazione o di retribuzione”.