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L'autunno ad Austis si è aperto nel peggiore dei modi per gli studenti che dopo aver subito gli effetti della chiusura definitiva della scuola elementare si ritrovano a fronteggiare il disagio causato da un servizio di trasporto che non garantisce a tutti la possibilità di raggiungere la destinazione fuori sede.
A puntare il dito contro l'amministrazione comunale, guidata da Lucia Chessa, sono diversi genitori che denunciano la situazione che si è venuta a creare. Il Comune ha istituito un servizio di trasporto solo per cinque alunni che avevano presentato domanda d'iscrizione nella scuola locale, lasciando ai genitori degli altri ragazzi, che hanno scelto l'istituto di Sorgono, l'obbligo di accompagnarli sotto la diretta responsabilità anche economica.
«Non eravamo d'accordo nel mandare i nostri figli in una pluriclasse formata da alunni di età diversa e iscritti a 5 differenti anni di corso - spiegano i genitori di Austis -. Ci troviamo ora nella difficile situazione di dover accompagnare i nostri figli a scuola».
Antonio Sanna, presidente della Pro loco, si fa portavoce del disagio: «Ho potuto constatare un triste abbandono dei giovani da parte di chi dovrebbe programmare e coordinare il loro percorso didattico e sociale. La chiusura delle scuole, a seguito di un mancato accordo tra Austis e i paesi di Ortueri e Atzara, tra l'altro molto disponibili, è conseguenza di un'inaccettabile e cocciuta presa di posizione da parte dell'amministrazione comunale, che ha posto come unica soluzione la pluriclasse senza mai prendere in considerazione le opinioni dei genitori, talvolta zittiti con toni quasi sgarbati in pubbliche assemblee. Lo Stato deve garantire l'istruzione a tutti mettendo a disposizione un servizio di trasporto gratuito verso il plesso scolastico più vicino. È inammissibile che solo cinque bambini ne possano usufruire».