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Il timido sole di novembre che ha favorito l'afflusso di migliaia di visitatori che hanno scelto Ovodda per l'Autunno in Barbagia. È il gusto il primo dei sensi che cattura gli ospiti, con gli assaggi di ricotta ovina, pecorino "Mi^nari", creme e formaggi del caseificio di Alessandro Marongiu e l'ottimo Fiore Sardo dop prodotto da Silvio Vacca.
La tradizione del pane, a Ovodda, si tramanda da sempre e non solo con su pane 'e fressa. Il panificio di Domenico Vacca propone, oltre al pane integrale e sas ispolas, anche su pane un gherdas condito con sapori d'altri tempi.
Il miele di Pietro Mazoni addolcisce i palati mentre i lavori artistici di Luigino e Pinuccio Cuccui e del dodicenne Giorgio Curreli suscitano l'interesse dei tanti che si fermano a osservare. La piazza Gennargentu è un palcoscenico floreale curato con gli addobbi artistici di Vittorio Mura che ha fortemente caratterizzato il suo operato con la realizzazione di alberi di lana che guardano verso la finestra dalla quale si affaccia la centenaria di Ovodda, zia Vittorina Sedda.
I dolci ovoddesi sono piccole sculture di bontà. Anna Logias mostra le sue prelibatezze con orgoglio e nella piazzetta Roma Graziella Marongiu risponde anche alle curiosità di chi vuole scoprire i segreti della preparazione de sos puzzoneddos, sos durches de mendula, sas fruttinas e altri ancora.
Sulle pareti campeggiano le gigantografie della piccola Lavinia che impasta e si prepara a raccogliere nel futuro l'esperienza di famiglia. Il sughero e il granito costituiscono gli elementi di base per elaborati di bellezza e utilità che proiettano questo centro della Barbagia nell'economia di un territorio allargato.
Marras graniti ha curato l'allestimento espositivo creando un giardino elaborato che accosta il bianco della pietra con il verde che disegna le sue forme. I bambini di Ovodda sono i protagonisti di un altro angolo creativo che, grazie al contributo della fonnese Giovanna Pirellas, hanno partecipato al laboratorio "Osservo, riciclo e creo…il costume di Ovodda" con la carta e dato vita a personaggi caratteristici come Badore su sonadore, Zuvannantoni Antigu, Zommaria su pastore e tanti altri.
Il presepe realizzato da Annarella Mattu è un ritaglio in miniatura di scorci ovoddesi.
Nel pomeriggio i visitatori si muovono tra i balli proposti dai gruppi folk Oleri e Oro'hole, dai canti intrecciati dal tenore Chimbe Quintales e dal coro polifonico Zente Sarda diretto dal maestro Enrico Pilo. La Compagnia teatrale Barberi con i suoi spettacoli cattura gli applausi di tutti.