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Si è svolta ieri, domenica 23 aprile, a Budoni, presso I ’Anfiteatro Comunale “Andrea Parodi”, in piazza Giubileo, la 52^ Assemblea dell’Avis Regionale.
Nel corso dell'Assemblea sono stati esaminati i momenti e gli avvenimenti più significativi che hanno interessato e scandito l'attività associativa nel corso del 2022. In particolare, sono stati resi noti, nel dettaglio, i dati delle donazioni del precedente anno, che ha registrato un sostanziale aumento delle donazioni, arrivate a quota 55.536, 1.192 rispetto al 2021.
"La Sardegna, percentualmente, è tra le regioni, se non la regione, che cresce di più nella raccolta con circa il +3,2%", merito "dello straordinario impegno di tutta la nostra rete associativa", ha confermato il Presidente dell’Avis Regionale Vincenzo Dore.
“L’Avis Sardegna, pur nelle quotidiane difficoltà operative, che tutti conosciamo, ha avuto la capacità di assicurare anche nel 2022 un insostituibile contributo al sistema trasfusionale sardo - ha sottolineato Dore - i dati sulla raccolta nell'Isola confermano, senza timore di smentite, il nostro insostituibile ruolo nel sistema regionale Sangue, al quale partecipiamo con ruoli e volumi di attività rilevanti. Ruolo che diventa di anno in anno sempre più importante, nonostante le grandi difficoltà operative del sistema trasfusionale regionale causate dalle riduzioni dei trasferimenti di emazie da regioni eccedenti, che pur avendo confermato degli invii programmati, non sono riuscite a onorare completamente gli impegni. Una situazione che da sporadica e limitata a determinati periodi dell’anno sta diventando strutturale".
Il Presidente ha quindi parlato della sua richiesta, già avanzata, alle istituzioni regionali per la "creazione di un tavolo tecnico che affronti in modo approfondito tutte le problematiche di un’attività così complessa".
Non sono mancati i ringraziamenti, a partire da quelli per l’Avis provinciale Gallura, che ha ospitato l’Assemblea, per tutti i donatori e i volontari dell’Associazione. Il presidente Dore ha anche parlato della collaborazione tra la stessa Avis Regionale e il Cagliari Calcio. Un'iniziativa avviata per fronteggiare insieme l'emergenza sangue nell'Isola: "Riteniamo – ha detto - che la disponibilità di 150 biglietti per ciascuna partita casalinga sia un grande segno di riconoscimento all’impegno dei nostri soci e che comunque ci permette di sottolineare l’importanza della donazione di sangue in Sardegna". Un passaggio è stato anche dedicato alla significativa convenzione siglata tra Avis Sardegna e Uniss, con la quale si incoraggia la partecipazione dei medici specializzandi dell’Università degli Studi di Sassari all’attività di raccolta sangue presso le sedi Avis.