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Il mondo della donazione di sangue genera nell’animo di chi vi entra il desiderio di offrire, senza alcuna ricompensa, parte del proprio corpo per il benessere di un’altra persona. Tutte le volte che si dona si può contribuire a salvare anche tre o quattro riceventi.
Ogni anno sono numerosissime le persone che devono ricorrere a trasfusioni di sangue per interventi chirurgici, dopo un incidente, o in seguito a malattia, pertanto il bisogno di sangue e degli emocomponenti non finisce mai, anzi è in costante crescita. L’Avis ha un ruolo fondamentale affinché sia i neodonatori che i donatori fidelizzati riescano a donare il proprio contributo in modo regolare e a fare, di quel prezioso gesto d’amore, un qualcosa di naturale e abituale da portare avanti nel tempo poiché la disponibilità di sangue è un tesoro collettivo di cui, ognuno di noi, potrebbe avere bisogno in qualunque momento.
L’Avis di Sennori conta 360 soci e non si è mai fermata nemmeno durante la pandemia. Sardegna Live ha incontrato la presidentessa Maria Franca Muresu.
“La mia esperienza con l’Avis nasce per caso quando ancora ero una ragazzina. Anche se con il tempo mi sono convinta che il caso non esiste, ognuno di noi nasce con una missione da portare avanti e oggi a distanza di 25 anni, ringrazio quel famoso caso che mi ha permesso di crescere rafforzando i miei principi e i miei valori. L'associazione AVIS è una realtà che non puoi entrare, stringergli la mano e andare. È un’emozione da condividere”.
Maria Franca ci racconta di come, alcune volte, la paura condiziona la decisione di donare. “Esistono delle paure infondate, ancora qualcuno si preoccupa di “quanto” sangue venga prelevato, per esempio. Prima di ogni donazione ci si confronta con il medico, il quale mette il donatore in totale serenità fugando ogni curiosità o dubbio. Inoltre mi capita spesso di sentire la famosa frase “vorrei iniziare ma…” Anche se, per fortuna, vince di gran lunga la frase: “prenotami per la prossima donazione..”
“Domani non posso, la prossima settimana nemmeno…” Ho dovuto sentire davvero delle futilità anche se premetto, in grande minoranza - continua la presidentessa - Ecco vorrei dire a queste persone che per donare un po' della propria salute, quando si è in condizioni di farlo, non bisogna avere esitazioni, perché “lo farò un altro giorno” potrebbe essere già tardi. Abbiamo tantissimi centri di raccolta, ovunque in paese o in città, si trova sempre un centro raccolta sangue. É un gesto semplice, non costa davvero niente se non 15 minuti del proprio tempo che, paragonati al sorriso di bimbo o ad all'alleviare il dolore di una persona che non sta bene, diventa un gesto unico nel suo genere. Sono felice di affermare però che, per fortuna, vince di gran lunga la frase: “prenotami per la prossima donazione..”.
Maria Franca, spiega inoltre, che il livello di attenzione sull’importanza della donazione tra i giovani, va sempre tenuto alto: “Coinvolgere i giovani è un lavoro costante in continua evoluzione, tramite i social arriviamo ovunque e cerchiamo di organizzare qualsiasi tipo di evento che possa riunirli. La giornata dello sportivo, per esempio, è dedicata a tutte le associazioni sportive che per l’occasione scendono in campo per la donazione di sangue. Un evento che non vede rivali, ma solo unione di intenti per raggiungere lo stesso obiettivo. E sono numerosi gli altri eventi che abbiamo consolidato nel tempo”.
La presidentessa si premura di sottolineare che l’Associazione Avis di Sennori, durante la pandemia, non ha subito alcuno stallo. “Al massimo abbiamo rivisto il nostro “modus operandi, ci siamo adeguati alle normative, ma non ci siamo mai fermati e abbiamo corso come un treno”.
Poi conclude ricordando l’importanza della solidarietà. “In questi anni si sono svolte centinaia di giornate dedicate alla solidarietà. Per ognuna di esse è sempre un emozione che ricordo da sempre con grande affetto. Tutte, dal mio primo ingresso all'Avis come rappresentante giovani, ad oggi. Sono onorata di essere presidente”.