Quando si parla di donazione del sangue si pensa sempre ad un grande atto di generosità e di solidarietà verso il prossimo, e infatti si tratta di un gesto fondamentale sempre e ovunque, in particolar modo in Sardegna, dove è presente un alto tasso di malati di talassemia. Ma secondo Graziano Agus, presidente della sezione Avis di Uri, donare il sangue è importante per gli altri, ma anche per noi stessi, in quanto “gli altri un domani potremo essere noi, potremo essere noi ad aver bisogno di sangue e della solidarietà delle persone”.

Sardegna Live ha incontrato Graziano per parlare della dinamica e attiva sezione Avis di Uri, quest’anno con tanti progetti in programma, tra cui varie iniziative che coinvolgeranno associazioni sportive e la realizzazione di un Centro Prelievi accreditato dalla Regione Sardegna.

Buongiorno Graziano e benvenuto su Sardegna Live. Quando è nata la sezione Avis di Uri?

Buongiorno a tutta la redazione di Sardegna Live. L’Avis di Uri è nata nel 1987, grazie ad un gruppo di fantastiche e coraggiose persone che si è riunito decidendo di fondare la sezione, per soddisfare le richieste di sangue dei nostri paesani, fino ad allora costretti a cercarlo in altri paesi”.

Quanti soci sono presenti?

La sezione Avis di Uri è composta attualmente da 174 soci donatori”.

Com’è andato il bilancio della raccolta nel 2021 e come sta andando quella di quest’anno?

Nel 2021 abbiamo raccolto 134 sacche di sangue intero, in leggera diminuzione rispetto al 2020 in cui sono state invece raccolte 142 sacche di sangue intero e 4 di plasma. Ma quest’anno stiamo invertendo la tendenza, avendo messo in programma 6 donazioni di sangue e 2 di plasma per l’anno in corso.

Quali iniziative svolgerete a breve?

La prima si è svolta ieri ed è andata molto bene, essendosi conclusa con la raccolta di 6 sacche di plasma; il 6 aprile si è svolta invece una raccolta straordinaria che ha coinvolto l’Amministrazione comunale, la neonata Consulta giovanile Uri e con la Sezione Avis Giovani, e abbiamo raccolto ben 15 sacche di sangue intero, quasi tutte prime donazioni, e questa è una bellissima notizia. Si spera si tratti di nuovi donatori per il futuro. L’obiettivo del 2022 è arrivare almeno a 200 sacche, quindi programmeremo altre donazioni straordinarie, magari coinvolgendo alcune associazioni sportive, con le quali ho già personalmente avuto dei contatti. Rispetto agli anni scorsi, quest’anno ci stiamo occupando di pubblicizzare maggiormente la donazione del sangue, per sensibilizzare le persone facendo capire che “gli altri” siamo anche noi: non si dona solo per il prossimo ma anche per noi stessi”.

Per quest’anno abbiamo un progetto molto ambizioso che consiste nella realizzazione di un Centro Prelievi accreditato dalla Regione Sardegna in modo da poter svolgere le donazioni senza l’ausilio dell’autoemoteca, e i prelievi settimanali per i pazienti in terapia anticoagulante, oltre a quelli di chimica analitica che facciamo 2 volte al mese per i pazienti over 65 e le persone fragili”.

Graziano Agus conclude: “Fiore all’occhiello della nostra associazione è la postazione convenzionata con il servizio del 118 disponibile 24 ore su 24, nella quale operano circa 30 volontari”.