2857 screening gratuiti effettuati in sette mesi. Numeri che certificano il successo di un progetto fortemente voluto dall’Avis Provinciale di Sassari e concretizzato grazie alla preziosa collaborazione con l’Associazione Sardegna For You e al sostegno della Fondazione di Sardegna.

"Un dono a chi dona" è l’iniziativa ideata e realizzata con il fine di ringraziare i donatori per il gesto d’amore che sappiamo essere particolarmente prezioso in una regione, la nostra, non autosufficiente di sangue, considerata l’alta percentuale di talassemici.

L’Avis Provinciale di Sassari ha così pensato di offrire un’assistenza sanitaria gratuita ai propri donatori, tramite giornate di prevenzione organizzate nelle 34 sedi comunali.

Questa mattina, nella sede provinciale, sono stati presentati i risultati del progetto. Da maggio 2022 e fino a dicembre scorso sono stati realizzati 2857 screening gratuiti. Per ogni tipologia di esame, gli specialisti hanno consegnato subito il referto, con indicato quanto riscontrato ed eventuali approfondimenti da fare in caso di esito positivo. Nello specifico, sono stati effettuati: 1058 screening tiroideo; 649 screening carotideo; 465 screening aorta addominale; 294 screening prostata; 356 screening reni e vescica e 35 ECG Elettrocardiogramma.

La Sardegna è una regione ad alta incidenza di alcune patologie, sia a livello nazionale che mondiale. In particolare, si riscontrano: oltre 200.000 casi di persone affette da patologie tiroidee;

330.000 casi di persone che soffrono di ipertensione arteriosa; 280.000 di ipercolesterolemia in relazione allo stile di vita. Nonostante il consumo di frutta e verdura sia maggiore rispetto alla media nazionale, la Sardegna risulta la regione con la più bassa percentuale di popolazione che consuma sale iodato (<20%) e con circa il 44% della popolazione che dichiara di non praticare alcuna attività fisica.

Dal punto di vista della prevenzione circa il 20% dei cittadini non ha effettuato un controllo della pressione arteriosa negli ultimi due anni e le cardiopatie rappresentano la prima causa di morte per le donne e la seconda per gli uomini. Inoltre, è stata riscontrata una forte correlazione tra le patologie tiroidee e la maggiore incidenza delle patologie gastrointestinali, nonché della malattia celiaca con le patologie autoimmuni come la tiroidite di Hashimoto, il morbo di Basedow e il diabete di tipo 1 e 2.

“È stata un'occasione unica, per informare i cittadini sull’importanza della prevenzione, per la tutela e la salvaguardia della salute”, commentano Antonio Dettori, presidente dell’Avis Provinciale di Sassari, Romina Carta e Andrea Tavernise, fondatori di Sardegna For You, che non nascondono profonda soddisfazione per i risultati ottenuti, in termini di partecipazione e sensibilizzazione.

“Grazie a questa opportunità – sottolineano - abbiamo ringraziato tutti i donatori, che si impegnano costantemente e che danno il loro prezioso contributo per una causa importantissima, ovvero, quella di raggiungere l’obbiettivo dell’autosufficienza di sangue in Sardegna”.

Il presidente dell'Avis Regionale, Vincenzo Dorericorda: "In Sardegna mancano 30mila sacche di sangue all’anno e per questo l’Isola è sempre costretta a importare da altre regioni. L'iniziativa dell'Avis Provinciale aiuta chiaramente anche a sensibilizzare le persone e ad avvicinare nuovi donatori". 

“Le attività svolte con il progetto - afferma il Presidente della Fondazione di Sardegna, Giacomo Spissu - hanno colto il duplice obiettivo di soddisfare un bisogno di salute e di garantire il principio di equità delle cure e hanno dimostrato l’importanza del “fare rete” tra soggetti diversi, ottimizzando l’impiego delle risorse disponibili e valorizzando il lavoro delle singole realtà del territorio. Salute, solidarietà e partecipazione sono principi per noi molto importanti e vi ringrazio per il vostro lavoro, confermando il sostegno convinto della Fondazione di Sardegna”.

Le testimonianze. “Due mesi fa ho fatto lo screening tiroideo promosso dall'Avis e mi hanno riscontrato un nodulo. Abbiamo proceduto nell'iter diagnostico ed è risultato che è di natura maligna”. A raccontarlo è la signora Giovanna Sorato, donatrice di Sorso, testimone dell’importanza di fare prevenzione, l’arma migliore per evitare la comparsa di una malattia o a limitarne il peggioramento.

“Oggi – spiega la signora - verrò ricoverata al Mater Olbia per procedere all'asportazione della tiroide e colgo l'occasione per ringraziare il dottor Pani che, con la sua pazienza, la sua accuratezza e professionalità, mi ha indirizzato in questo iter diagnostico. Ringrazio l’Avis e tutte le persone che hanno lavorato al progetto. Invito tutti a fare questi screening. Io stavo e sto bene, quindi nessun sintomo che mi facesse pensare una diagnosi di questo genere. Scoprendolo in tempo mi sono risparmiata molte complicazioni. Diversamente chi lo sa come sarebbe andata a finire”.

Anche la donatrice di Illorai Silvana Giua ci offre la sua testimonianza: “Ho effettuato lo screening reno vescicale organizzato nel mio paese, grazie al quale ho scoperto di avere una stenosi renale. Il l’urologo Matteo Pippia, mi ha consigliato e aiutata a fare controlli più specifici. Sono stata ricoverata all’ospedale per appurare la ragione di questa stenosi. Non ho parole per ringraziare tutti. Consiglio di fare gli screening, sia ai giovani che agli anziani. Spesso ci rivolgiamo ai medici solo quando stiamo male, ma alcuni problemi di salute non si manifestano in modo chiaro e quindi non vengono investigati fino a quando il problema è avanzato e magari non c’è più niente da fare o più complicato da risolvere. La prevenzione salva la vita”.

Un’altra testimonianza arriva da Uri, il donatore Antonio Secchi racconta: “Ho partecipato a una giornata di screening organizzata dall’Avis Provinciale di Sassari e da Sardegna For You e mi hanno riscontrato una neoplasia tiroidea. Dopo ulteriori accertamenti e approfondimenti, mi è stata asportata la tiroide. Sono qui per lanciare un appello a tutti: partecipate alle giornate di prevenzione”.