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L'autonomia nella distribuzione delle risorse idriche verso il comparto agricolo e zootecnico da parte del Consorzio di Bonifica della Gallura è a forte rischio.
Il livello dell'acqua presente nel bacino del Liscia è preoccupante con soli 37 milioni di metri cubi sui 105 totali a fronte di un fabbisogno annuo della popolazione gallurese stimato attorno ai 30 milioni di metri cubi d'acqua.
Numeri talmente delicati che questa mattina hanno spinto il Consorzio di Bonifica della Gallura a incontrare le Amministrazioni e le Associazioni di Categoria del territorio per trovare delle soluzioni condivise e per chiedere alla Regione Sardegna, e in particolare all’assessorato regionale all’Agricoltura, maggiore attenzione sulla raccolta delle acque reflue e sulla programmazione della distribuzione della risorsa idrica.
«I livelli del bacino del Liscia ci costringono a parlare di emergenza idrica - dichiara Marco Marrone, presidente del Consorzio di Bonifica della Gallura. Se nei prossimi mesi vogliamo garantire il servizio di distribuzione delle risorse al comparto agricolo e zootecnico dobbiamo muoverci al più presto sia mettendo in atto delle opere di captazione delle acque altrimenti destinate a perdersi a mare sia sfruttando al meglio le acque reflue secondo le norme vigenti. In questo percorso – prosegue Marco Marrone – abbiamo bisogno di essere sostenuti in maniera fattiva dalla Regione e dall'agenzia regionale del Distretto Idrografico per evitare di arrivare a ridosso della primavera con troppa poca acqua a disposizione».
All'incontro di questa mattina hanno partecipato il sindaco di Olbia, Gianni Giovanelli; i rappresentanti dei Comuni di Arzachena, Loiri Porto San Paolo, Palau e Santa Teresa; il consigliere regionale Giuseppe Meloni e il deputato Settimo Nizzi.
Dal dibattito è emerso un pensiero politico condiviso: il comparto agricolo non può essere lasciato solo e merita la stessa programmazione di cui gode la distribuzione delle risorse idriche per usi civili. E per farlo, ognuno dei presenti si è detto pronto nel mettere in atto qualsiasi opera di captazione necessaria.
Oltre al mondo politico, hanno risposto alla chiamata del Consorzio di Bonifica della Gallura anche i rappresentati delle più importanti associazioni di categoria del territorio: il presidente della Coldiretti, Giambattista Manduco; il consigliere Michele Orecchioni della Confederazione Italiana Agricoltori; Gregorio Raspitzu e Michele Filigheddu della Confagricoltura.
Ecco il loro messaggio: «Il mondo delle associazioni di categoria prende atto del periodo di forte crisi idrica e pur essendo consapevole delle esigenze di programmazione per l'uso civile chiede alla Regione che anche il mondo agricolo goda della stessa considerazione così da poter garantire l'abbeveraggio degli animali e l’irrigazione dei campi tutelando e salvaguardando i prodotti agroalimentari e le eccellenze a marchio Dop delle tante aziende che lavorano sul territorio gallurese».
Foto copertina tratta da Wikipedia