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“L’amministrazione comunale di Banari considera i beni culturali presenti nel proprio territorio segno identitario della propria comunità e risorsa da tutelare, far conoscere e valorizzare”.
Uno di questi è la Chiesa campestre di Santa Maria di Cea, un autentico gioiello situato a circa otto chilometri dal paese. Per valorizzare questo importante monumento il Consiglio comunale guidato dal Sindaco Antonio Carboni ha deciso di all’Associazione di comuni dell'Itinerario del Romanico in Sardegna, che vede come comune capofila Santa Giusta.
Come specificato nella delibera, “I primi 25 comuni (Ardara, Bonarcado, Borutta, Bulzi, Cargeghe, Codrongianos, Dolianova, Fordongianus, Galtellì, Ghilarza, Masullas, Milis, Norbello, Oschiri, Olbia, Orotelli, Ottana, Ozieri, Porto Torres, Santa Giusta, San Vero Milis, Tratalias, Usellus, Usini, Villamar), con capofila il comune di Santa Giusta, hanno partecipato al bando del PO transfrontaliero Italia-Francia Marittimo, pubblicato il 14 maggio 2008 con l’obiettivo di costituire reti a livello europeo finalizzate alla promozione dell’Itinerario del Romanico in Sardegna”.
Inoltre “L’allargamento della convenzione ad altri 8 comuni - Bidonì, Bosa, Martis, Oristano, Santu Lussurgiu, Silanus, Solarussa, Villamassargia, ha consentito al Comune di Solarussa (capofila del progetto per questi 8) di ottenere il finanziamento dalla Regione Sardegna, come opera pubblica immediatamente cantierabile, per la realizzazione della segnaletica e della pannellistica”. La convenzione scadrà il 18 febbraio del 2021.