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Il banchetto di Sardara ha scatenato un vero e proprio terremoto. La Procura porta avanti il suo lavoro e intanto continuano ad emergere importanti dettagli. Anche il direttore artistico del Lirico di Cagliari, Luigi Puddu, era presente al pranzo “proibito” in piena zona arancione. E, come la Regione sta facendo con i suoi dirigenti, anche il Teatro ha chiesto a Puddu spiegazioni sulla sua presenza alle Terme.
C'è stato uno scambio di mail tra lui e il soprintendente Nicola Colabianchi e una lettera dello stesso soprintendente inviata al Consiglio di indirizzo.
"La mia richiesta è stata necessaria - spiega all'ANSA il numero uno del Lirico - nella mia comunicazione ho fatto riferimento agli articoli di stampa in cui si parlava della presenza del direttore a Sardara e della organizzazione di un concerto di cui non ero a conoscenza".
La risposta di Luigi Puddu è arrivata quasi subito.
"Ha spiegato di non essere stato tra gli invitati al pranzo - riassume Colabianchi - e ha precisato che tra i compiti del direttore artistico c'è anche quello di effettuare sopralluoghi in vista di possibili concerti nel territorio, e che questo ruolo consente un elevato grado di autonomia. Il direttore ha fatto riferimento anche a un punto del contratto in cui si parla di riservatezza. Una risposta accettabile", chiarisce il soprintendente.
Nel frattempo, è arrivata a Colabianchi una lettera della sigla Usb che chiede la revoca di Puddu per un'altra vicenda legata alle corrette relazioni sindacali, questa l'accusa.
"Sì l'abbiamo ricevuto - conferma il numero uno del Teatro - ora valuterà l'azienda".
Nel pomeriggio lunga riunione tecnica di Colabianchi con tutti i sindacati. Ma si è parlato unicamente di pianta organica.