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Il tempo passa per tutti, eppure immaginare la banda della Brigata Sassari da oggi senza il suo celebre direttore, il luogotenente Andrea Atzeni, si fatica non poco. Dal 1989, anno della ricostituzione della mitica Brigata, sono trascorsi 32 anni, tutti vissuti intensamente con quella semplicità e umiltà che ne hanno fatto un personaggio pubblico senza che lui l’abbia mai voluto o cercato.
È stato, infatti, proprio il tratto gentile, modesto e inappuntabile della sua figura, unitamente a un mix di competenza, professionalità e passione, ad attrarre la simpatia che il pubblico ha tributato alla sua persona, oltre che alla storica banda da egli stesso diretta ininterrottamente per oltre 6 meravigliosi lustri.
L’orgoglio e la fierezza per l’uniforme erano sempre lì, scolpiti nell’immagine di un condottiero che con il suo carisma ha sempre trasmesso ai ragazzi della banda i valori dell’uniforme e quelli del vivere quotidiano.
Da oggi, dunque, per il luogotenente Andrea Atzeni, avrà inizio una nuova carriera, quella con un nuovo status che si identificherà con tutto ciò che egli stesso vorrà fare e vivere. Ovviamente, sempre ed eternamente, con la Brigata Sassari nel cuore e nella mente. Perché i sentimenti, il suo orgoglio di militare e la fierezza di aver servito la Patria, non vanno mai in quiescenza, ma fanno parte della quotidianità e del vivere futuro.
Il lettore mi perdonerà se cito una mia antica stima personale nei confronti del luogotenente Andrea Atzeni; nata da un rapporto prima professionale e poi affettivo dettato da quella immediata impressione di “ragazzo in gamba” che ebbi quando lo incontrai per la prima volta in occasione di un collaudo di strumenti musicali, gli stessi destinati alla costituenda banda della Brigata Sassari e dei quali il Commissariato dell’Esercito curava l’approvvigionamento.
Fu con lo stesso Atzeni, grazie ai comandanti di allora, che concordammo le modalità della storica partecipazione delle launeddas alla cerimonia solenne, il 9 aprile del 1989, della ricostituzione della Brigata Sassari. Quello fu solo l’inizio della loro presenza in ambito militare, perché Andrea ebbe il merito di portare avanti nella banda da lui diretta, in modo strutturale e organico, il messaggio del millenario strumento definito da egli stesso come “il diamante più prezioso della Sardegna”.
Fu così che l’impegno profuso negli anni dal luogotenente anche sul solco di significativi tratti della nostra tradizione musicale, portò al massimo risultato che si potesse ottenere o sperare: la costante presenza delle launeddas nella banda della Brigata Sassari, con tanto di partecipazione all’annuale parata militare del 2 giugno a Roma, ai Fori Imperiali, in occasione della Festa della Repubblica. Un trionfo e uno dei tanti riscatti dell’ancestrale, umile quanto semplice strumento.
Ad maiora, luogotenente Andrea Atzeni, e infiniti auguri dalla redazione di Sardegna Live.