La musica, come l'arte, è un modo efficace per raccontare sé stessi, trasmettere le proprie emozioni, condividere storie e momenti, infrangere le barriere più interiori. Nella vasta scelta di generi e sottogeneri del cosmo musicale, quello che forse opera maggiormente in questa direzione è il rap, nato appunto come forma di “oratoria musicale” e da sempre voce e riflesso dei fenomeni culturali. Una base (“beat”) o un accompagnamento musicale, un testo più o meno ragionato (talvolta improvvisato) e infine la sua resa in forma melodica: è quanto serve per far sì che un brano possa essere considerato appartenente al genere. È all’interno di questo panorama che nasce la passione di Giuseppe Saddi, in arte Giuse, giovane rapper cagliaritano che negli ultimi mesi sta vedendo i suoi numeri crescere a dismisura.

Giuseppe può vantare su YouTube oltre 3 milioni di visualizzazioni. Quattro, al momento, i brani presenti sul suo altrettanto giovane canale. L’ultimo, Magia, in un mese ha già raccolto 1 milione di views, dato che certifica il verticale incremento dei suoi numeri online. Il promettente artista si identifica come esponente della trap, sottogenere musicale dell’hip hop nato negli Stati Uniti a fine anni Novanta, e diventato popolare in Europa nell’ultimo decennio. Anche in Italia la trap ha rapidamente scalato le classifiche, grazie ad artisti - divenuti vere e proprie star - come Sfera Ebbasta, Dark Polo Gang, Capo Plaza, Tedua, Rkomi; tutti, seppur con ampie differenze di testi e sonorità, protagonisti dell’attuale scenario musicale italiano.

Nei suoi brani, racconta a Sardegna Live il giovane rapper, prevalgono tematiche quali “l’amore e i sentimenti”. Passato e presente, storie di vita e di strada, fanno da sfondo e sottotrama nei video dei suoi brani. Una passione nata da piccolo, maturata definitivamente a 14 anni, quando ha scritto il suo primo brano, ispirandosi a modelli nazionali ma anche d’oltralpe: “Dapprima ho preso come modelli alcuni rapper italiani affermati nella scena, come Guè Pequeno, poi mi sono ispirato ad esponenti della trap, su tutti Sfera Ebbasta. Ma – rivela – nella mia maturazione artistica ha avuto un ruolo importante la scena rap francese, soprattutto Jul, Maes e Naps”. Su queste basi Giuseppe ha deciso di forgiare, brano dopo brano, la sua personalità artistica. 

Visti gli ottimi riscontri ottenuti sul web, il giovane artista sogna di portare la sua musica in live, ma serve tempo: “Non mi sento ancora del tutto maturo artisticamente, piuttosto vedo la fase attuale come l'inizio di un percorso di crescita”. Dopo il successo di Magia, per la promozione del quale ha disseminato Cagliari di bandiere pirata recanti il suo nome Instagram (giuse09048), è già pronto il nuovo brano: “Il testo è già stato ultimato, sto lavorando coi miei collaboratori per far sì che esca il prima possibile”. Fra le sue passioni anche il mare e la natura selvaggia, di cui in parte ha già raccontato, ma che intende approfondire in un futuro prossimo. Nei suoi brani spazio anche alla Sardegna; uno di questi – Namek – è a essa interamente dedicato: “In quest’ultimo ho voluto raccontare la bellezza di una terra che sembra sospesa nello spazio e nel tempo”.

Tuttavia, non nasconde le difficoltà e i limiti posti dei confini geografici: “Emergere partendo dalla Sardegna è, naturalmente, un’ardua missione, ma so che col lavoro posso ottenere grandi soddisfazioni”. In questo senso ha già tracciato una linea importante un suo conterraneo, l’olbiese Salmo, attualmente uno dei maggiori artisti del panorama nazionale: “Lui ci ha mostrato che si può fare”. In pentola, adesso, bollono tanti progetti, dal prossimo brano a un’eventuale futura esibizione dal vivo, ma per far ciò servono “passione e dedizione”, e il giovane artista sembra avere le carte in regola per portare avanti il suo ambizioso progetto.