Al termine delle ricerche in cui erano già stati rinvenuti gli abiti indossati e il motociclo utilizzato nella rapina del 28 febbraio scorso, i Carabinieri della Compagnia di Lanusei, grazie all’importante contributo delle Squadriglie di Arzana e Lanusei, sono riusciti a recuperare la borsa della vittima contenente ancora l’intera somma di denaro contante per complessivi 17mila e 380 euro e l’apparato telefonico, il tutto in corso di restituzione alla legittima proprietaria.

L’attività condotta dai militari dell’Arma ha permesso anche l’importante ritrovamento della pistola tipo revolver marca Smith&Wesson, cal 38 special mod. 60, contenente all’interno del tamburo numero 5 cartucce di cui due esplose e tre inesplose che, a questo punto, si ritiene sia certamente l’arma utilizzata dai due uomini. Durante l’evento, infatti, la vittima udì due esplosioni che corrispondono al munizionamento esploso rinvenuto all’interno del tamburo del revolver.

Dai primi accertamenti effettuati presso le banche dati non è stato possibile risalire al proprietario dell’arma o verificare se oggetto di furto poiché non censita.

Il materiale sequestrato è stato trasmesso al RIS Carabinieri di Cagliari per gli accertamenti tecnici di competenza.

Il motociclo è quello con cui i due uomini avevano perpetrato la rapina, uno Yamaha TT 600 oggetto di furto avvenuto a Lotzorai (NU) tra il 18 e il 19 novembre 2019.

Appare evidente che il motoveicolo, il restante materiale e in particolare l’arma e la borsa contenente l’intera somma in denaro contante, siano stati volontariamente abbandonati per evitare di imbattersi in qualche posto di controllo dei Carabinieri che subito dopo la rapina, con un imponente e capillare dispiegamento di uomini e mezzi, avevano cinturato l’intera zona.