PHOTO
Volano gli stracci a Ozieri fra la Compagnia Barracellare e l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Marco Peralta. Le tensioni sono maturate nell'ambito dell'individuazione del nuovo pmandante della compagnia.
"Ciò che sta accadendo alla Compagnia Barracelli del Comune di Ozieri - spiegano il Sindacato Autonomo Barracelli e l'Unione Barracelli - è la conferma che l’impianto normativo posto in essere con la Legge Regionale n.25/1988 non va più bene e siamo anni che lo ribadiamo. La mancata approvazione di una nuova legge regionale in questa legislatura sta di fatto lasciando cadere molti Comandi Barracelli nel baratro della burocrazia comunale, spesso impreparata a gestire situazioni interne e dove talvolta vengono o non vengono prese decisioni per non creare tensioni politiche. Le Compagnie dei Barracelli non possono essere gestite dai comuni guardando prima gli equilibri politici e poi le norme e se avanza tempo, la qualità delle persone che le compongono".
"Ad Ozieri - spiega un documento diffuso in queste ore - si ripete un copione uguale in molte Compagnie, difronte al disinteresse dell’Assessorato agli Enti Locali, il 16 febbraio la maggioranza dei barracelli della Compagnia ha avviato l'ennesimo tentativo di dialogo, il Sindaco e la maggioranza che governa la città, a parte alcuni rappresentanti della minoranza consiliare e delle forze dell'ordine, non si sono presentati. Il problema va analizzato sotto due aspetti, il primo di opportunità e il secondo di legalità".
"La legge 25/1988 consente alla Compagnia Barracellare di esprimere una terna di nomi per il grado di Capitano e alle Amministrazioni Comunali di scegliere il Capitano dalla terna. Ma se la stragrande maggioranza dei barracelli ha votato un Tenente con riconosciute capacità professionali, tecniche e di gestione, ma in particolare per le capacità associanti che lo contraddistinguono, riteniamo inopportuno che l’Amministrazione Comunale nomini Capitano il barracello, unico altro candidato, che ha avuto una sola manciata di voti. Se si opta per quest’ultima soluzione è evidente che si vuole creare un grosso problema all’interno della Compagnia per puro opportunismo politico e vanificare il lavoro fatto negli anni".
"Una scelta simile svilisce il lavoro dei barracelli, penalizza il territorio e lo rende orfano di un servizio di polizia rurale e antincendio. A questo si aggiunga il fatto che barracelli che non prestano servizio da anni, malgrado le norme lo prevedano, non gli vengono revocate le qualifiche di agente di ps. La questione di legalità riguarda sempre la nomina da parte dell’Amministrazione Comunale di un reggente, dopo che il Capitano imposto dal Comune si è dimesso. Parrebbe che l’Assessorato agli Enti locali della Regione Sardegna abbia consigliato al Comune di Ozieri che il ruolo di Comandante reggente spetti al barracello con maggiore età anagrafica, indipendentemente dall’anzianità di grado a ufficiale o di servizio, ignorando una norma del Regolamento Comunale. Basterebbe applicare le stesse procedure utilizzate negli altri corpi di polizia o militari dove in caso di assenza o di impedimento del Comandante, questo è sostituito dall’ufficiale più elevato di grado, a parità di grado dal più anziano di grado, a parità di anzianità di grado, dal più anziano di età".
"Riteniamo pertanto molto grave ciò che sta accadendo ad Ozieri, se l’Amministrazione Comunale non pone rimedio al problema che lei stesso ha creato, Il Sindacato Autonomo Barracelli e Unione Barracelli siamo disposti ad avviare tutte le azioni necessarie perché questa vicenda si chiuda nel rispetto della legalità. Scoraggiati e delusi dall’amministrazione Comunale i barracelli rassegneranno le dimissioni, una Compagnia che alle elezioni a Capitano del giugno scorso contava circa 80 operatori in organico, dopo 8 mesi dalle inique decisioni del nuovo comandante e del suo vice da parte del Comune, si troverà a essere composta da un organico inferiore alle 20 unità, con forti dubbi sulla ripresa e la prosecuzione dell'attività operativa e per la prossima campagna antincendio in particolare".
"Se avessero voluto farlo nei mesi passati, sarebbero potuti intervenire gli uffici dell’Assessorato agli Enti Locali, convocando a Cagliari un tavolo tecnico che evidentemente aveva la stessa importanza della nuova legge regionale sulle Compagnie dei Barracelli, ancora chiusa in un cassetto".