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Una mozione per scongiurare la chiusura della base militare di Decimomannu. È l'iniziativa del capogruppo dell'Udc Gianluigi Rubiu, che denuncia il pericolo di dismissione della struttura inglobata tra Villasor e San Sperate.
"Nel complesso operano oltre 1.200 lavoratori tra militari e civili per oltre 40 milioni di euro di stipendi, con altri 800 dipendenti che ruotano attorno alle ditte esterne con un volume d'affari che si aggira attorno ai 6 milioni di euro - sottolinea Rubiu-. Non solo, il rischio è che venga meno in Sardegna l'ennesimo sito preposto alla difesa del territorio, con una grave perdita dal punto di vista economico ma anche sociale".
Rubiu ricorda poi come all'interno della base siano dislocati alcuni elicotteri che svolgono compiti sociali, che vanno dal soccorso aereo sino agli interventi di protezione civile.
"La cessazione delle attività provocherebbe un disastro anche per l'epilogo di alcuni servizi, come il centro di controllo dei voli e del traffico aereo e la stazione meteo, oltre ad importanti attività importanti per le operazioni di soccorso - dice Rubiu-. Si tenga presente che dal prossimo 31 dicembre sarà definitivamente chiuso il Distaccamento aeroportuale di Elmas, con centinaia di dipendenti trasferiti a Decimomannu. Sarebbe un ulteriore beffa per la Sardegna".
Il consigliere dell'opposizione teme uno "scippo" nei confronti della Sardegna.
"Le risorse perse potrebbero andare verso altre regioni come Puglia, Sicilia e Friuli che, come già successo per i droni, capitalizzerebbero a loro vantaggio la smobilitazione isolana".