Il cambiamento etnico rispettoso degli animali è possibile. Fino a pochissimo tempo fa i cavalli erano costretti a camminare nel traffico cittadino, sotto il sole estivo, inerpicandosi nelle tante salite del centro storico di Cagliari, a respirare i gas di scarico delle auto, a stare fermi guardando il nulla in attesa ripartire con la carrozza è piena di turisti (fino a 20 persone). 

I volontari LAV assieme ad altri attivisti locali contrari a questa forma di sfruttamento, per anni si sono battuti per l’abolizione di questo servizio anacronistico con presidi, segnalazioni, diffide, azioni di sensibilizzazione, appelli, chiedendo ripetutamente la sostituzione dei cavalli con mezzi di trasporto etici e in linea con una moderna città turistica. 

La pratica di sfruttare i cavalli per trainare carrozze nella nostra città, oltre che eticamente inaccettabile era anche pericolosa sia per gli animali che per le persone. I cavalli infatti percorrevano strade trafficate, percorse anche da automobili, autobus, senza alcuna corsia preferenziale né alcuna protezione. In questi anni infatti non sono mancati gli incidenti nelle vie cittadine e le polemiche con i titolari di questa attività. 

LA VITTORIA. “Siamo molto contenti e orgogliosi di questo epilogo -afferma Roberto Corona,  di LAV Cagliari  - ci aspettiamo ora coerentemente che il divieto di trasporto a trazione animale venga inserito nel regolamento cittadino affinché si concretizzi una vera svolta etica e questo caso non rimanga un felice ma isolato spot senza seguito. Ci auguriamo che anche altre città (Alghero, Firenze, Roma) seguano questo esempio. Ciò dimostra che queste attività possono essere facilmente e proficuamente convertite con l’impiego di mezzi di trasporto etici e rispettosi di animali e ambiente, come dovrebbe avvenire in qualsiasi città”.