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Oggi i caseifici della filiera del latte ovicaprino della Sardegna si fermeranno per "dire basta alle violenze, che non possono essere tollerate".
L'appuntamento è alle 10:30 a Macomer, nel Nuorese.
I titolari degli stabilimenti invitano "tutto il mondo del latte ovicaprino" a mostrarsi compatto, "dai pastori agli operai che trasformano il latte, coinvolgendo anche le scuole e le istituzioni". "Ripristiniamo la legalità e la sicurezza per il ritiro del latte", è l'appello lanciato dai caseifici.
"I recenti avvenimenti, culminati nella minaccia di morte a chi continuerà a ritirare il latte, hanno creato un clima di paura che non garantisce più di lavorare in condizioni di sicurezza", scrivono gli industriali, in riferimento agli assalti armati contro le autocisterne, l'ultimo dei quali, sabato scorso a Torralba, quando il conducente, costretto a scendere e a consegnare scarpe e cellulare, è stato minacciato di morte da due uomini armati che poi si sono impossessati del mezzo e l'hanno incendiato.
"Tutti si dovranno unire", è l'appello dei caseifici, "per dire no alla barbarie ed esprimere una condanna corale".
"I trasportatori, oltre ad aver subito ingentissimi danni, vedono messa a repentaglio la loro incolumità nello svolgimento del lavoro quotidiano, trovandosi ostaggio di una situazione che li vede totalmente estranei alle recenti proteste", si legge nella pagina pubblicata a pagamento su diversi giornali, in cui i caseifici invitano a unirsi ai trasportatori che "con le loro cisterne, attraverseranno il centro abitato, partendo alla piazza del Comune per concludere la manifestazione nelle ex caserme 'Mura'.