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Nel suo primo interrogatorio davanti a un magistrato italiano, Cesare Battisti ha confessato tutti e 4 gli omicidi e le 3 gambizzazioni di cui è accusato, riconoscendo di essere l'esecutore materiale di due omicidi e una gambizzazione.
"Ho capito il male che ho fatto alle vittime. Chiedo scusa alle loro famiglie", ha inoltre affermato l'ex terrorista dei Pac, gruppi proletari armati per il comunismo. È stato il pm Alberto Nobili a volare in Sardegna per interrogare Battisti, arrestato a fine gennaio in Bolivia e ora detenuto nel reparto di massima sicurezza del carcere di Oristano.
La svolta è arrivata dopo 9 ore di faccia a faccia, divise tra le giornate di sabato e domenica: "È stata la prima volta in assoluto che Cesare Battisti ha reso dichiarazioni su questi fatti", ha evidenziato il pm della procura di Milano, ricordando che l'ex terrorista "era già latitante, quando fu emesso l'ordine di cattura" e perciò "non era mai stato interrogato".
Anche per questo, "era tangibile il suo disagio a ricostruire il suo passato dopo 37 anni di latitanza". "Ammetto tutto. Ma non farò il nome di nessuno per scelta personale", ha dichiarato Battisti. Ammissioni che secondo il magistrato non hanno niente a che vedere con la possibile concessione di eventuali benefici penitenziari.
"Non è stato pentimento. È stata un'importatissima ammissione di colpevolezza da parte di una persona che ha barato per molti anni. Battisti si è sempre proclamato innocente, difendendosi dietro l'immagine di perseguitato politico, e ha sempre tentato di demolire apparato giudiziario italiano", ha concluso Nobili.