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“Salvi i cani abbandonati? Ma non scherziamo, i cani saranno spostati da Quartu, il canile Tana di Bau sarà chiuso. Però una cosa me la chiedo, se 85 adozioni su 81 ingressi non sono stati sufficienti per gli amministratori quartesi, quale doveva essere l'obbiettivo per tenere aperta una struttura o per continuare a farla gestire alla Bau Club? Quando siamo arrivati, 5 anni fa, il canile faceva dalle 5 alla 10 adozioni annue e tutto andava bene, eppure il funzionario che gestiva il canile è sempre lo stesso. Cosa si spera di cambiare spostando i cani in un mega canile? Oppure, come pare avverrà, affidando la Tana ad un grosso operatore economico escludendo le piccole Onlus? Quante adozioni avrebbe dovuto fare la Bau Club alla Tana, ma poi rispetto a chi? Qual'è l'altro operatore/canile che, in base alla capienza massima di 135 cani ha avuto gli stessi nostri risultati?”
Alcuni post pubblici di Elena Pisu, referente dell’associazione Bau Club Onlus, fanno emergere una situazione che mette i brividi agli stessi volontari: una determina del dirigente settore Ambiente di Quartu, Fernando Mura, decreta di fatto la chiusura del sito dove vengono accolti e curati i cani in merito “all’inagibilità e al rispetto delle normative ambientali e del sistema fognario non a norma”. Per questo, si rende necessario la chiusura del canile quartese in località Sa Serrixedda e il trasferimento degli ospiti in una struttura diversa e gestita da chi vincerà la nuova gara, il cui bando è già stato pubblicato. Quest’ultimo prevede in sostanza che un unico soggetto-operatore si occupi della gestione degli animali che già gestisce e sia quelli recuperati da altre strutture: i volontari di Bau Club Onlus che da 5 anni si occupano dei cani verrebbero esclusi in quanto l’attuale struttura non ha gli spazi idonei a gestire 450 bestiole.
Dal Comune
Dal palazzo municipale, lo stesso primo cittadino, Stefano Delunas ‘ridimensiona’ la vicenda, attraverso una nota che spiega l’intendimento dell’Amministrazione comunale sull’intero iter burocratico da seguire: “L’impegno dell’Amministrazione in merito al problema dei cani abbandonati nel territorio comunale prosegue con l’avvio dell’iter per la pubblicazione del nuovo bando. Non c’è alcun ridimensionamento del servizio, né ci sarà alcuna emergenza adozioni. L’efficienza, l’igiene e i risultati dovranno infatti essere gli elementi base anche per l’azienda che vincerà l’appalto e gestirà quindi il servizio nei prossimi tre anni. Per l’affidamento del servizio di custodia, ricovero e mantenimento dei cani abbandonati nel Comune di Quartu a un soggetto esterno all’Ente, dotato di struttura propria, sarà pubblicato un unico bando, dell’importo stimato di circa un milione e mezzo di euro, relativamente ai prossimi tre anni, con possibile rinnovo per altri 6 mesi.
Nell’estate 2019 vanno infatti in scadenza entrambi i contratti attualmente in essere per la custodia, il ricovero e il mantenimento dei cani abbandonati nel territorio quartese. Si ricorda e si sottolinea che l’indizione di un bando è l’unica procedura possibile per l’assegnazione di un servizio pubblico. Nel rispetto della normativa si rende necessaria l’unificazione del servizio attualmente gestito da due operatori, con l’obiettivo di garantire pari condizioni cercando di economizzare il più possibile.
Resta di primaria importanza l’attività svolta per il recupero e il reinserimento dei cani e per realizzare adozioni durature e responsabili. La sensibilizzazione in merito all’importanza degli affidi degli animali custoditi nel canile, abbandonati o riscattati da situazioni di maltrattamento, resta infatti un elemento imprescindibile per il tipo di servizio prestato. Tutti gli operatori in possesso dei requisiti necessari possono presentare la propria offerta in merito e concorrere quindi all’assegnazione. La destinazione dei cani non si conosce perché ovviamente non si conosce il nome del vincitore del prossimo appalto e di conseguenza la sua struttura. Quel che è certo è che il servizio proseguirà e che i cani continueranno ad avere le opportune attenzioni anche in futuro, così come è stato in questi ultimi 3 anni”.