PHOTO
Cardinal Angelo Becciu during a consistory ceremony in the Saint Peter's basilica at the Vatican, 27 August 2022. ANSA/FABIO FRUSTACI
Al termine delle sue dichiarazioni spontanea in aula, nel processo sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato, il cardinale Angelo Becciu ha letto un suo scambio di email con papa Francesco dell'agosto scorso in cui lamentava il fatto che Francesco Immacolata Chaouqui era stata ammessa al baciamano col Pontefice nell'udienza generale, dopo che in precedenza le era stato imposto il divieto di entrare in Vaticano.
"Santo Padre, Sono spiacente, ma non posso non manifestarLe la mia profonda costernazione di fronte alla pubblicazione delle foto che ritraggono la sig.ra Chaouqui ammessa al baciamano nell'udienza di ieri - scriveva Becciu il 19 agosto scorso -. Ecco i motivi del mio disappunto:
1. Quando nel 2017 Le presentai, caldeggiandola, la domanda di grazia di detta signora per condonarle i pochi mesi che le mancavano all'estinzione della pena, Lei mi rispose, in un tono severo che mai Le avevo visto, in questi termini: 'La mia risposta è negativa e Lei non mi deve mai più menzionare questo nome. Inoltre rimane valido per sempre il divieto di farla entrare in Vaticano'. In tali termini, come Sostituto, io risposi a nome Suo alla signora. Questa reagì pesantemente accusandomi di essere stato io ad oppormi alla grazia e minacciandomi vendetta crudele nei miei confronti. La vendetta la sto pagando da due anni ed è sotto gli occhi del mondo intero".
"2. Con il baciamano di ieri io sono stato smentito púbblicamente e la signora acquisterà maggiore forza per continuare a demolirmi con tutti i satanici mezzi di cui e capace - proseguiva Becciu -. 3. Il fatto più grave é il seguente e si inserisce nel contesto del Processo penale in corso nei miei confronti. Con il gesto di ieri Lei, Santo Padre, ha rotto il tanto conclamato Suo impegno di neutralità nel Processo".
"Lei saprà che detta signora appare dagli atti giudiziari come una delle mie accusatici, ora ricevendola Lei ha manifestato solidarietà con essa e indiretto sostegno alle sue tesi accusatorie nei miei confronti. In termini processuali il Suo atto non sarà visto come promanante dal Papa ma dal Primo Magistrato dell'ordinamento giuridico dello Stato del Vaticano, e quindi come un'ingerenza nel Processo Tanto mi sono sentito in dovere di comunicarLe e nel mentre Le porgo devoti ossequi".
Questa la risposta del Papa, dello stesso giorno, letta anch'essa dal cardinale. "Caro Fratello, Grazie tante per la sua e-mail. Mi dispiace che questo gesto di saluto possa fare del male. Mi hannno domandato se la Signora poteva venire con i suoi figli alla Udienza Generale ed avere un baciamano…, e pensai che se le farà bene, che venga". "Poi, le dico che ho quasi dimenticato la 'avventura' di questa Signora. Neppure so che è immischiata nel giudizio (non entro in quello) - proseguiva Francesco -. Le chiedo scusa e perdono se questo l'ha offesa e lastimata. È solo colpa mia, anche dell'abitudine di dimenticare le cose brutte. Per favore mi perdoni se l'ho offesa. Prego per lei, per favore lo faccia per me".