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Pur essendo stato coniato nel Regno Unito e in Irlanda il termine “B&B”, l’usanza di ospitare viaggiatori nacque a Mandas, ebbene sì, in Sardegna, molto prima che nei Paesi anglosassoni.
Ad affermarlo con orgoglio il primo cittadino Umberto Oppus che ripercorre una veloce carrellata degli avvenimenti storici. “Secondo una corrente di pensiero, le prime vere e proprie strutture denominate ‘Bed & Breakfast’ hanno origine negli anni 20 del Novecento in Irlanda, quando le famiglie ebbero l’idea di sfruttare le stanze lasciate libere dai figli, andati a cercare lavoro altrove- spiega il sindaco -
Dal Regno Unito e dall'Irlanda deriva non solo il nome, ma anche il consolidamento di una formula che si è poi affermata a livello internazionale”.
Ma, prosegue Oppus, “molti non hanno letto i libri del generale Alberto Ferrero della Marmora che, nei suoi vari pernottamenti a Mandas tra il 1821 e il 1831 parlava dei fratelli Federico e Francesco Gessa che, nelle loro case, consegnavano alle persone di passaggio la chiave della propria stanza e gli orari della colazione e dei pasti”. Un’usanza nata in Sardegna, quindi.
“L’ospitalità – prosegue Oppus - è stata confermata da Pasquale Cugia che, nel 1876, su Mandas scriveva ‘Quando giungeva un ospite, gli si assegnava la camera e gliene veniva offerta la chiave; nel mentre lo si avvertiva delle ore delle refezioni, perché potesse regolare i suoi affari’. Avveniva a Mandas oltre due secoli fa”.
“È ora che nella terminologia sarda si cancelli la parola ‘B&B’ (da lasciare a mio parere ai soli appartamenti moderni) – afferma Umberto Oppus - e per le case storiche si trasformi il nome in ‘Domu Antiga’, ‘Domus de is messaius’, ‘sa Domu de s'Arrettori’, ‘sa domu de is Paderis’ e via di seguito”.
“Mi auguro – conclude Oppus - che l'Assessore al Turismo Gianni Chessa e il Presidente della Commissione Attività Produttiva Piero Maieli raccolgano l'appello”.