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“Sardegna come un’infanzia”: con questo titolo Elio Vittorini consegnò alla letteratura italiana uno dei suoi classici, vent’anni dopo aver soggiornato nell’isola durante il suo viaggio del 1932.
“Sardegna come un’infanzia” potrebbe essere anche la sintesi della grande festa che si è tenuta a Belvì in occasione di Autunno in Barbagia, tra giochi e sapori, gusti e profumi, con oltre 10 mila persone accorse da ogni parte dell’isola per alimentare il successo di un’iniziativa unica per ricchezza di proposte e qualità dell’offerta.
Un turismo intelligente, che coniuga la tradizione al territorio e mette in evidenza oltre alle peculiarità del luogo anche una serie di manifestazioni capaci di attrarre e intrattenere, coinvolgere e non deludere.
I giochi del passato seminati nei vari vicoli di un centro che appare storico anche negli angoli più periferici, grazie al recupero che negli ultimi anni è stato fatto, tenendo conto di un architettura da rispettare che calca l’antico nel suo armonico insieme.
Grande affluenza e interesse anche per tutte le manifestazioni legate alla moda, allo spettacolo, al folklore, alla musica, che hanno coinvolto artisti di fama regionale tra i quali Giuliano Marongiu , Maria Giovanna Cherchi, Alessandro Catte, oltre ai migliori nomi dello stilismo, alle espressioni della tradizione che hanno rappresentato Oliena, Fonni, Aritzo, Arzachena, Selargius, Bultei e tanti altri, nel segno di una Sardegna intera che si è data appuntamento nel cuore della Barbagia per comunicare e trasferire esperienze.
Il Sindaco Rinaldo Arangino e i commercianti locali esprimono una grande soddisfazione per i risultati che hanno prodotto riscontro e reddito al di la di ogni più rosea aspettativa.
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