Antonella Giua, la donna di Nuraminis in coma da 13 anni, è morta lunedì 2 settembre al Centro Don Orione di Bergamo, dove era stata ricoverata dopo un intervento di raschiamento.

Allora 27enne, Antonella, un mese dopo aver dato alla luce suo figlio, era il primo marzo del 2000, nel corso dell’operazione respirò per circa 12 minuti protossido d'azoto anziché ossigeno a causa del distacco di un tubo.

Da quel giorno era rimasta in coma vegetativo.

Tre persone erano state accusate di lesioni colpose gravissime: l'anestesista, il primario e un responsabile della manutenzione.

Da quel momento seguì una lunga vicenda giudiziaria e burocratica e dopo diversi anni la compagnia di assicurazioni garante dell’ospedale aveva erogato un risarcimento di un milione e 250 mila euro alla famiglia.

 

Foto tratta da "L'Eco di Bergamo"