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Si avverte nell’aria che qualcosa di bello sta per accadere, nei colori dell’attesa, negli occhi vibranti di chi sarà parte di quell’unico insieme che la musica crea. Sono i momenti che precedono l’evento a dare forma alle emozioni che verranno, come una pioggia che il cuore bagna e in ogni dove dilaga.
Questa sera c’è Biagio, all’Anfiteatro Maria Pia di Alghero (intitolato a Ivan Graziani), a ‘’battezzare’’ un’estate di iniziative - sempre più incalzanti e coinvolgenti per spessore e varietà - previste nel programma di grandi eventi “Alghero Experience”, curato della Fondazione Alghero ed organizzato da Insula Events (ft Friends & Partners).
In migliaia applaudono all’apparire dell’artista, dentro ad un boato che segna l’inizio di uno show, molto più di un concerto, che passa in rassegna canzoni che tutti cantano e che ad ognuno rievocano un passaggio del vissuto.
‘‘Questo sono io’’ apre lo spettacolo: un ritratto in musica che l’artista fa di sé, seguito da ‘‘Liberatemi’’, la canzone che più ama e che gli ha cambiato la vita.
Il resto è un susseguirsi di successi che hanno scandito le stagioni e scolpito le vette delle classifiche di vendita e gradimento degli ultimi decenni.
‘‘Se io, se lei’’, ‘’Iris’’, ‘’Sognami’’ sono solo alcune perle di una collana senza fine, intrecciata a quattro mani col suo pubblico, che intona “Sei bellissimo”, ricevendo in replica “Siete bellissimi! Mancavate da tanto, Sardegna, speriamo di rivederci presto!’’.
La serata è un flusso continuo di energia: Biagio canta, salta e balla, il pubblico, carico, lo segue a ruota e lui, ulteriormente caricato, rincara la dose, alternando momenti scatenati a momenti più intimi. Tra questi, spicca il ricordo del collega Ivan Graziani, che da ragazzo tanto ascoltava nella sua cameretta e che, a sorpresa, omaggia eseguendo “Firenze” in un toccante duetto assieme al figlio Filippo.
“Per orgoglio si possono rompere dei rapporti, anche in famiglia, e quando ce ne pentiamo può essere troppo tardi. A volte, per andare oltre l’orgoglio, basterebbe guardarsi un po' di più negli occhi!”. Così il cantautore commenta l’esecuzione di “Mio fratello”, mentre si cinge del vessillo quattro mori sardo lanciatogli sul palco dal pubblico.
“Non vivo più senza te” e ben due bis (“Così presto no” e “Tridimensionale”) accompagnano i fan alla conclusione della serata: più di due ore intense e piene di emozioni e che, ancora, riservano una sorpresa finale.
“Non ci vuole niente per far star bene la gente: mezzo litro di sangue ogni 3 mesi. Io il mio lo ho dato qui, per la prima volta nella mia vita. Quando sono uscito da lì mi sono sentito importante e grande. Vi amo, alla prossima!”. Un gesto con cui Biagio ha accolto e rilanciato l’appello per supportare la raccolta di sangue, non essendo la Sardegna autosufficiente e trovandosi, attualmente, in situazione emergenziale. Un grande cuore dietro una grande persona, prima di un grande artista, che in questa tappa sarda si è davvero “donato” all’isola e alla sua gente… in toto!