Dura presa di posizione dell'assessore regionale della Pubblica Istruzione e Cultura, Andrea Biancareddu, nei confronti dell’Aes (Associazione Editori Sardi), in risposta alle accuse dei giorni scorsi di disinteresse nei confronti questi ultimi.  "Certamente non corrisponde al vero l’affermazione che lamenta l’assenza di dialogo o di riscontri - ha spiegato Biancareddu -, visto che la struttura dell’assessorato ha sempre operato, in nome e per conto del sottoscritto ed ha sempre dato piena disponibilità, analizzando puntualmente le proposte avanzate, valutandone la fattibilità amministrativa e la cantierabilità e fornendo i relativi riscontri. Per questo non trovo giustificabile sia i toni e le modalità della protesta dell’associazione".

"La verità vera- prosegue l'assessore - è che l’Aes pretende a tutti i costi di avere un dialogo diretto e una interlocuzione continua e unica. La pretesa richiesta di essere destinatari diretti dei fondi previsti a favore degli enti locali, per la organizzazione delle fiere regionali destinate alla promozione del libro edito in Sardegna, non può essere accolta, e i medesimi Comuni pianificano, organizzano e gestiscono gli eventi in completa autonomia. Non può essere accolta la richiesta di affidare all'Aes, in trattativa privata, le manifestazioni, tendenti a promuovere il libro edito in Sardegna". 

"Resta ovviamente inteso che, con riferimento alla Fiera del libro di Macomer, che qualora l’edizione 2020 di tale manifestazione dovesse essere annullata - conclude -, sarà mia cura dare mandato agli uffici per spostare le somme sugli altri capitoli che prevedono interventi a favore del vostro comparto e che, dunque, non farò andare in economia alcuna somma".