“Cosa è successo a mia figlia?”

Dalla gioia per la nascita del terzo figlio a un dolore atroce, che ti lacera dentro, quando ti dicono che la tua piccola ha un’emorragia cerebrale.

La vita di una coppia di Uta è cambiata in pochi secondi: la piccola doveva essere dimessa dopo 5 giorni dalla sua nascita all’ospedale di Lanusei, avvenuta sabato 16 novembre, ma quando il papà, che lavora a Ilbono, si stava preparando per andare a prenderla, ha ricevuto la chiamata della compagna in lacrime: “Hanno trovato un’emorragia cerebrale alla bambina”.

E’ lo stesso padre che ripercorre con noi quei momenti e ci racconta le due settimane più difficili della loro vita.

“Dopo la telefonata della mia compagna sono corso in ospedale, mi sono avvicinato dal medico che mi ha detto di non conoscere le cause di quella emorragia aggiungendo che nei bambini così piccoli è normale”.

“Mia figlia è nata sanissima – ha precisato il padre -, senza nessuna infezione. Dopo 5 giorni, viene trasportata al Policlinico di Monserrato per emorragia cerebrale! Cosa è accaduto a mia figlia?”.

E’ questo ciò che i genitori chiedono: risposte. Ma fino ad ora “c’è stato solo il silenzio”.

Nel frattempo, i due hanno presentato una denuncia, presso la stazione dei Carabinieri di Uta, contro ignoti.

C’è un particolare, però, di cui ci parla il padre: “Appena la bambina è nata ho notato che aveva un livido sulla guancia sinistra. Ho chiesto informazioni ai medici e mi hanno risposto che forse durante il taglio cesareo hanno premuto più del dovuto. Considera che la bambina è nata di 2 chili e 440 grammi”.

Tante le domande della coppia prive, ci dicono, di risposte: “Perché poi le hanno fatto un’ecografia in testa? mi hanno detto che stava bene, che era sanissima. Poi dopo cinque giorni, improvvisamente si decide di farle un’ecografia e si scopre questa fuoriuscita di sangue da un vaso arterioso o venoso? Loro secondo me qualche sospetto lo avevano. Voglio capire cosa è successo, se c’è stato un errore umano o se doveva andare così. Ciò che stiamo passando non lo augurerei a nessuno. Il primario mi ha garantito che la bambina stava bene e poi?”.

Intanto, alla bambina è stata fatta una risonanza. I medici dovranno decidere se operarla o se il sangue si riassorbirà da solo. “Attendiamo l’esito della risonanza, stiamo vivendo in apnea”