Per ora, almeno stando alle prime indiscrezioni, gli avvisi di garanzia saranno notificati ai   genitori del bimbo, (un atto dovuto), oltre ai responsabili tecnici della piscina.  Ma restano  gli interrogativi principali, ovvero  quella piscina è stata oggetto, di recente, di lavori di manutenzione? L’impianto funzionava a dovere? E soprattutto, il piccolo Richard Mulas poteva salvarsi senza che la sua manina restasse incastrata nel bocchettone dell’impianto di filtraggio dell’acqua? Dubbi, domande alle quali  la Procura della Repubblica di Nuoro vuole dare risposte certe: l'inchiesta mira soprattutto ad accertare se ci siano dei responsabili diretti sulla morte del piccolo di Irgoli, di appena 7 anni. 

In queste ore, dopo la visita sul posto ad Orosei, all’interno dell’Hotel-residence “Il Rifugio”, del pm Ilaria Bradamante e del procuratore capo Patrizia Castaldini, assieme ai militari della Compagnia di Siniscola, coordinati dal capitano Andrea Leacche, potrebbero già essere iscritti nel registro degli indagati almeno i nomi di quattro persone: per ora bocche cucite, per ora è certo che la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti.

Nei giorni scorsi, la vasca della piscina è stata svuotata, sono stati periziati tutti i dettagli utili alle indagini, in particolare lo stato di usura del bocchettone, della retina di protezione dello stesso impianto. Già dalle prossime ore dunque potrebbero arrivare almeno 4 avvisi di garanzia.