Binaghi, via Is Guadazzonis, alla ribalta della cronaca e sotto i riflettori per la recentissima inaugurazione del reparto Covid Hospital (che avrà 120 posti letto, comprese le Terapie Intensive), ma anche gli altri pazienti possono stare tranquilli perché ad esempio il reparto Terapia del Dolore (diretto e coordinato dal dottor Tomaso Cocco), prosegue senza interruzioni per le cure dei pazienti. E il reparto è totalmente disgiunto da quello Covid, senza alcun rischio per chi segue le cure palliative. 

Nel post sui social, scritto dalla giornalista Alice Marracini, dedicato appunto al Binaghi, si legge che “In Italia esiste una legge anti-dolore (legge 38 del 2010) che tutela chi soffre in maniera cronica e sancisce il diritto all’accesso alla terapia del dolore e alle cure palliative per tutti i cittadini. Non solo. I trattamenti per la terapia del dolore sono stati inseriti nei nuovi Lea (Livelli essenziali di assistenza), cioè le prestazioni che il servizio Sanitario nazionale garantisce a tutti gratuitamente o dietro pagamento del ticket. Ma pochi sanno che queste norme esistono". 

Secondo i dati dell’Osservatorio per il monitoraggio della terapia del dolore e cure palliative, 2 italiani su 3 le ignorano. E l’informazione non arriva in modo fluido dai medici di famiglia (a cui si è rivolto il 64% dei pazienti) che di fronte al dolore prescrivono farmaci, ma non consigliano quasi mai (solo il 35% lo fa) il ricorso ai Centri per la terapia del dolore. 

Che cos’è la terapia del dolore

“Dottore, mi fa male qui”

Il dolore è il sintomo più ricorrente di un problema di salute: a volte è un campanello d’allarme che ci avverte che qualcosa non funziona e bisogna correre ai ripari, altre volte rappresenta invece una vera e propria patologia a se stante, che si aggiunge al problema da cui è originato. Un dolore cronico, di una durata maggiore ai tre mesi non è più una spia utile ma è già un danno per cui si parla di malattia-dolore.

Ma dal dolore si può guarire. Dove e a chi rivolgersi?

In Sardegna esiste un eccellente e funzionale reparto di terapia del dolore all’Ospedale Binaghi di Cagliari di cui il responsabile è il dottor Tomaso Cocco, che ha fatto della sua vita una missione per aiutare il prossimo a non soffrire. 

Una delle tecniche praticate, nel nuovissimo ambulatorio all’interno del complesso Binaghi (reparto Covid-free completamente a se stante e separato per permettere percorsi in sicurezza), è la Terapia infiltrativa eco-guidata, una nuova frontiera per i dolori osteoarticolari. 

I benefici ottenuti dalle infiltrazioni sono numerosi. In particolare, esse consentono di ridurre il dolore, contrastare l’infiammazione riducendo la flogosi e il versamento articolare, lubrificare l’articolazione grazie alla viscosupplementazione, rallentare la degenerazione dei capi ossei, migliorare la funzione dell’articolazione, ritardare/sostituire il ricorso alla chirurgia. A completare il quadro dei vantaggi legati a questa terapia, la possibilità di sostituire o ridurre l’assunzione di farmaci da parte del paziente. 

Il dolore cronico è una malattia che, come tale, può essere trattata. La legge riconosce il diritto dei cittadini a non soffrire e la inserisce nelle prestazioni a carico del Servizio Sanitario Nazionale.  

L'emozione
"Ieri, in data 22 dicembre 2020 e prima delle Festività - scrive con grande orgoglio il dottor Tomaso Cocco sui social - è stato inaugurato il nuovo Centro di Terapia del dolore, trasferito e reimpiantato ex novo, con molti miglioramenti spaziali e logistici, nel Padiglione E dell’ospedale Binaghi. Nonostante agli inizi fossi contrariato dalla decisione di questa transizione, oggi - afferma il medico specialista nelle cure palliative del dolore - ne apprezzo i considerevoli lati positivi e colgo l’occasione per ringraziare con molta gratitudine, in questa sede, Massimo Temussi, il commissario che mi ha supportato con competenza e vigore in questo non facile passaggio, il Direttore Sanitario, Sergio Marracini, ed il geometra Roberto Mannai. Il Centro siete voi: vi aspetto per condividere e coniugare le vostre necessità terapeutiche e le nostre competenze medico-scientifiche. Ad maiora… e auguri a tutti voi di Feste Serene nel rispetto delle vigenti norme anti-Covid".