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In poco più di un anno 174 persone hanno scelto di iscriversi nel registro delle Disposizioni Anticipate di Trattamento (Dat) del Comune di Cagliari. "Questo - sottolinea l'assessore agli Affari generali, Danilo Fadda - è il segno evidente di quanto la normativa sul testamento biologico fosse attesa dai cittadini e di quanto sia stato importante superare le tante difficoltà che hanno accompagnato l'iter parlamentare di approvazione della legge". Tra coloro che chiedono delucidazioni e poi si iscrivono, ha sottolineato l'assessore all'ANSA, "ci sono diversi giovani".
Tutte le informazioni relative alla Dat si possono trovare nel portale istituzionale del Comune (www.comune.cagliari.it) dove la pagina relativa contiene un video tutorial e il link al registro delle disposizioni di trattamento.
La legge approvata dal Parlamento, ricorda Fadda, "non ha niente a che vedere con l'eutanasia e il suicidio assistito". Le norme sul "testamento biologico", infatti, prevedono che ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere possa, in previsione di un'eventuale futura incapacità, attraverso le Dat, esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari. Nella Dat potrà essere indicata un fiduciario che la rappresenti nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie.