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Una grande festa , alla presenza di istituzioni, stampa, cantanti e altri gruppi del territorio e non, per festeggiare i 50 anni di attività dell'Associazione Culturale 'Boes e Merdules' di Ottana : tutti insieme riuniti per celebrare un traguardo importante, da quando nel '73 alcuni emigrati fecero ritorno sull'Isola e decisero di dedicare parte della loro vita a divulgare le tradizioni nate nel cuore della Barbagia tra maschere, riti e usanze del passato.
Un incontro, quello di oggi, che mira a " rafforzare un legame tra di noi e con la nostra tradizione - spiega il presidente Fabrizio Puggioni - un'unione che già c'è, ed è solida, impossibile da perdere tra noi ottanesi ", ma anche a " ringraziare tutte le persone che in questi anni ci hanno sostenuto e hanno dato il loro contributo al nostro lavoro ", attraverso momenti di convivialità e intrattenimento.
Piccoli e grandi tra chi sfila, si parte dai 4 anni per arrivare ai 70: " Quando eravamo bambini i primi travestimenti che chiedevamo non erano quelli di Arlecchino o Pulcinella , ma le campane e la maschera - racconta Fabrizio -. Indossare la maschera ti cambia , cambia il carattere.Ci sono delle cose che puoi permetterti di fare solo quando sei mascherato, come avvicinarti a una persona che non conosce, abbracciarla.La maschera cambia il modo di interagire con le persone, ti stimola ad abbattere le barriere 'umane' . Ma ti senti anche più forte, forse per il peso dei campanacci ".
L'Associazione nel corso dei decenni ha collaborato con diversi rappresentanti, anche nomi molto conosciuti, del panorama musicale, che oggi sono stati chiamati a gioire insieme del traguardo raggiunto, chi in presenza e chi in video, come i Tazenda e Piero Pelù.
Nell'occasione verranno presentati il nuovo calendario ei prossimi video promozionali .