PHOTO
“Dal 31/12/2018, il comune di Borore è privo del Responsabile del Settore Finanziario in quanto lo stesso è attualmente assente e svolge attività presso un altro ente così come la legge gli consente; altre norme invece ci impediscono di poter sostituire la funzione del Responsabile attraverso un assunzione anche solo temporanea”.
Inizia così una lettera dell’Assessore al Bilancio e ai Tributi locali Alessandro Porcu con la quale le dimissioni dall’incarico.
“Ciò ha causato – queste ancora le parole di Porcu –, nei mesi successivi, numerosi problemi in merito alla capacità dell’ente di provvedere al regolare svolgimento di tutte le sue attività ed in particolare, per ciò che concerne la gestione del bilancio e per le ricadute di questo sulla programmazione degli interventi, sia per la parte politica sia per quella degli altri settori (vedi settore tecnico, amministrativo e dei Servizi Sociali)”.
“Una situazione questa – a suo modo di vedere – che ha costretto, suo malgrado e allo stesso tempo con grande senso di responsabilità, il nostro sindaco ad assumere, temporaneamente, il ruolo di Responsabile di settore, almeno per garantire che l’ordinaria amministrazione potesse andare avanti. Ad aggravare tale situazione sottolineo che, secondo ciò che prevedono le norme, avremmo paradossalmente potuto assumere solo successivamente all’approvazione del bilancio consuntivo 2018; ma in quale modo il nostro comune sarebbe riuscito ad approvare il bilancio consuntivo quando proprio il responsabile attualmente assente è l’unico funzionario in grado di predisporre gli atti necessari?”
“Ad oggi, beffa delle beffe, la notizia – rimarca ancora Porcu – comunicataci dalla Regione Sardegna, della nomina del commissario ad acta per l’approvazione del bilancio consuntivo 2018 entro 20 giorni a partire dalla data odierna. Una decisione questa che ritengo assurda vista l’evidente impossibilità dell’ente di procedere per via dei motivi sopra detti. È bene precisare, anche al fine di dimostrare il nostro impegno per superare questa assurda criticità, il comune di Borore ha deciso di rivolgersi ad un consulente esterno, esperto di contabilità pubblica, il quale aveva già iniziato il lavoro di predisposizione degli atti propedeutici all’approvazione del consuntivo 2018”.
“Sostanzialmente, visto e considerato quanto detto, l’incomprensibile atto della Regione, ha di fatto esautorato e commissariato l’organo politico (Sindaco e giunta) a favore di un qualche funzionario regionale che – questa la sua denuncia –, non solo riceverà un compenso e quindi sottrarrà risorse economiche all’ente, ma non è certo utile a risolvere nessuna delle problematiche che hanno determinato la sua nomina”.
“Pertanto, dopo la comunicazione ricevuta stamattina e che ritengo immotivata ed intollerabile, ho ritenuto opportuno – così Porcu – nell’intento di informare tutti quanti, scrivere questa lettera e allo stesso tempo annunciare la volontà di dimettermi da Assessore comunale, in palese contestazione rispetto ad un sistema che anziché contribuire a risolvere i problemi, in particolare dei piccoli comuni, mostra la faccia più feroce di una burocrazia fine a se stessa e che si esprime con provvedimenti di tale portata”.
“Dimissioni queste – ha rimarcato – che non vogliono rappresentare una presa di distanza dall’amministrazione comunale, che con convinzione ho sostenuto e continuerò a sostenere, né tantomeno voglio mancare all’impegno assuntomi rispetto all’incarico che con il voto mi ha attribuito la comunità di Borore”.
“Non nascondo – prosegue Porcu – la delusione di dover ricorrere a certe prese di posizione ma allo stesso tempo vorrei che questo messaggio venisse recepito da tutti ed in particolare da coloro che dovrebbero essere impegnati a rendere la vita e l’amministrazione pubblica più snella ed efficace, lontana da meccanismi perversi innescati da leggi di stampo giustizialista, che frenano la crescita delle nostre comunità e di fatto impediscono a tanti amministratori di poter svolgere serenamente e proficuamente il loro lavoro, nell’interesse di tutti”.
“Durante questi giorni – conclude –seguirò con grande attenzione, ma ancora una volta con fiducia nei confronti della politica, l’evolversi della situazione, impegnandomi per quanto sarà possibile ad evitare l’effettivo commissariamento del nostro comune. Solo allora potrò decidere se ci sono le condizioni per continuare nel quotidiano impegno o per rinunciare a battaglie contro i mulini a vento”.