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Una splendida giornata di sole ha accompagnato l’intitolazione dell’ormai ex Piazza Kennedy a Donna Ninetta Bartoli. Una cerimonia solenne, a conclusione di una giornata iniziata alle 10.40 con al presentazione del progetto “Toponomastica al femminile”, promosso dalla Commissione regionale “Pari Opportunità” e cofinanziato dal Comune di Borutta e dalla Regione Sardegna, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Thiesi.
Un intenso lavoro di ricerca, realizzato dagli alunni della seconda B ad indirizzo musicale della scuola secondaria di primo grado di Thiesi, con la partecipazione della seconda A, sempre di Thiesi, e portato avanti con il supporto delle docenti Fabiana Pinna (insegnante di italiano), Augusta Pittalis (Arte e Immagine) e Rosalba Puddu (Inglese/Potenziamento).
Un percorso che ha permesso di individuare tre figure femminili di spicco che hanno portato in alto il nome del Meilogu e dei loro paesi in giro per la Sardegna e non solo: Ninetta Bartoli (Borutta), Maria Carta (Siligo) e Gemina Fernando (Pozzomaggiore).
Alla manifestazione hanno preso parte anche alcuni Sindaci dell’Unione dei Comuni del Meilogu: Mariano Soro (Pozzomaggiore), Salvatore Masia (Cheremule), Antonio Marras (Bonnanaro), Sabrina Sassu (Cossoine), Maria Antonietta Uras (Giave) e Vincenzo Dore (Torralba) e alcuni familiari di Donna Ninetta.
La manifestazione è stata aperta proprio dall’inaugurazione della struttura che ha ospitato la manifestazione, il Centro di Educazione Ambientale, sulla quale l’Amministrazione comunale di Borutta intende investire molto nei prossimi anni. La benedizione è stata impartita dal parroco del paese, Don Matteo Bonu.
Nel suo intervento introduttivo, il Sindaco Silvano Arru ha voluto rimarcare l’apporto dato alla comunità boruttese dalla Bartoli. Un contributo che ha portato alla realizzazione della prima latteria sociale del Meilogu, dell’Istituto San Vincenzo e al restauro dell’abbazia di San Pietro di Sorres e la fondazione del monastero benedettino. Eletta nel 1946 con un vero e proprio plebiscito (89% delle preferenze), restò in carica per 12 fino al 1958.
Subito dopo ha preso la parola l’Abate del Monastero di San Pietro di Sorres, Padre Antonio Musi, che ha ripercorso la cronistoria dell’arrivo dei benedettini di Parma a San Pietro di Sorres. Padre Musi ha parlato della Bartoli come di una persona “lungimirante”, che ha avviato le trattative per l’arrivo dei monaci già nel marzo 1948 quando Donna Ninetta informa Padre Agostino Lanzani della volontà di restaurare una parte del monastero a proprie spese e che, in questo luogo, vi potesse vivere una comunità di monaci.
I lavori, predisposti dal Comune di Borutta e finanziati dalla Regione Sardegna, iniziarono nel 1950 con il ripristino della sala capitolare e di quella dei convegni e finirono nel 1955. Nel 1953, Padre Lanzani avviò un discorso all’interno della sua comunità e il 5 agosto 1955 arriva il via libera definitivo all’arrivo dei monaci. Questi ultimi partirono da Parma il 5 settembre dello stesso anno e sbarcarono in Sardegna il 7.
Interessante il reading letterario della classe seconda B di Thiesi che ha ripercorso alcuni momenti della vita di queste tre donne: la Bartoli nel 1955 con l’inaugurazione del monastero, la Carta nel 1991 nella scrittura di una poesia per la sua opera “Canto Rituale” e la Fernando nel 1958, anno del suo romanzo “Gli Shardana dal cuore ribelle”. Un reading che si è concluso con l’esecuzione di un brano musicale.
La dottoressa Chiara Furlanetto (componente della Commissione Regionale Pari Opportunità) ha illustrato il progetto “Toponomastica al Femminile”, con un percorso iniziale che ha visto coinvolte 20 figure femminile, e ha ringraziato coloro che hanno collaborato per la riuscita del progetto. Inoltre, la Furlanetto ha consegnato alla seconda B ha consegnato alla seconda B il premio della quinta edizione del concorso nazionale “Sulle vie della Parità”, ritirato a Roma lo scorso 27 aprile, dove i ragazzi si sono classificati al secondo posto ex aequo.
Il dirigente scolastico Angelo Parodi ha rimarcato il lavoro fatto dal suo Istituto per la valorizzazione ambientale e culturale del territorio. Il suo auspicio è quello di proseguire con queste attività anche per contrastare il fenomeno dello spopolamento. Al termine del convegno, i partecipanti si sono recati nella ormai ex piazza Kennedy per la cerimonia d’intitolazione del sito a Ninetta Bartoli. Dopo la nuova benedizione del parroco Bonu, Arru ha auspicato che la Regione Sardegna dedichi una sede a Ninetta Bartoli e a Margherita Sanna, Sindaca di Orune nel 1946.