“La raccolta dei rifiuti all’interno dell'ospedale Brotzu dall’amministrazione comunale di Cagliari viene considerato ritiro "porta a porta”, gli operatori delle aziende abilitate  al ritiro si fermano solamente a svuotare i cassonetti senza minimamente intervenire su tutte le montagne dei rifiuti che stazionano posizionate in terra al di fuori degli stessi”.

Lo denuncia Alessandro Sorgia, consigliere comunale del Gruppo Misto, che da palazzo Bacaredda stila un’interrogazione scritta al sindaco Massimo Zedda: “Esiste un lavoro ulteriore alle ditte esterne di pulizia dell'ospedale  - aggiunge Sorgia - che vengono trattate quasi da zerbini nello svolgere tale mansione che per l'ospedale viene considerata di routine. Il secco viene tolto quasi del tutto solo il martedì e neanche gli operatori ecologici sanno come riconoscerlo: vista la particolarità del luogo non hanno ancora capito che non possono trovare buste come nelle civili abitazioni, ma in un ospedale nelle buste si trova di tutto. Si parte dai rifiuti organici in genere come i residui dei pasti dei pazienti, per arrivare a qualsiasi altro tipo di rifiuto contenuto in quelle buste che inevitabilmente vanno conferite erroneamente nel secco, un problema importante è il ritiro della carta in quanto lo stesso viene effettuato esclusivamente il giovedì mattina intorno alle 5.30 con cassonetti strapieni e una montagna esterna agli stessi”.

Gli addetti alla pulizia dell’ospedale sono costretti a riempire nuovamente i cassonetti della carta che non verrà ritirata ma lasciata così con una montagna che crescerà nuovamente sin al giovedì successivo: “Nelle varie montagne di rifiuti che si accumulano ogni due giorni – denuncia il rappresentante dell’assemblea civica - si aggirano ratti di dimensioni sproporzionate, per non parlare di corvi e gabbiani reali che sfrecciano verso i cassonetti come jet, lo scenario descritto si presenta sul retro della cucina e della mensa dell’ospedale Brotzu, con uno spazio recintato adibito a deposito cantiere edile, alla postazione dei multipach dei rifiuti speciali (dunque anche radioattivi o infetti), ma soprattutto in prossimità del ticket C.U.P. e dei parcheggi adiacenti. Siamo in presenza di un piazzale che non deve essere assolutamente transitabile ed  invece viene ripetutamente utilizzato dai trasportatori di ogni genere, in mezzo al degrado più totale e alla puzza insopportabile dell'immondizia, spesso e volentieri  bloccando il lavoro e il passaggio degli stessi operatori sanitari”.