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Stava bruciando nel suo terreno, che si trova vicino al Policlinico di Monserrato ed è nascosto da un alto muro di cinta, un cumulo di rifiuti plastici, ma l'alta colonna di fumo è stata notata dagli agenti del Corpo Forestale che lo hanno colto in flagrante e denunciato. Si tratta di C.S., di Capoterra, proprietario del'area di oltre 3000 mq che è stata sottoposta a sequestro penale.
A seguito di questo blitz, che si inserisce in una nuova operazione denominata "Fumo Nero" per il contrasto e repressione al fenomeno delle discariche e della combustione illecita di rifiuti, i forestali hanno scoperto che la persona denunciata, un imprenditore proprietario di mezzi pesanti, era già stata denunciata nel 2015 nell'ambito della stessa operazione "Fumo Nero" che aveva portato alla denuncia di 9 persone e al sequestro e confisca di 7 mezzi utilizzati per il trasporto di rifiuti che venivano scaricati in terreni dell'hinterland di Cagliari e quindi bruciati per eliminarli.
Ora l'uomo rischia una pena sino a 5 anni di reclusione e la confisca dell'area oltre alla bonifica a sue spese del terreno, che risulta completamente contaminato dai residui di combustione di rifiuti di ogni genere.