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Avrebbe dovuto decidere questa mattina sulla richiesta di rinvio a giudizio di Davide Iannelli, il 48enne di origine napoletana che l'11 marzo del 2022 cosparse di benzina e diede fuoco al suo vicino di casa, e rivale, Toni Cozzolino, 49 anni di Olbia: l'uomo, con ustioni sul 70 per cento del corpo, morì dieci giorni dopo il ricovero nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Santissima Annunziata di Sassari.
C'è stato invece un colpo di scena in tribunale a Tempio, perchè gli avvocati difensori dell'imputato, Abele e Cristina Cherchi, hanno presentato richiesta di ricusazione del giudice Claudio Cozzella. Stando a quanto sostenuto dai legali, all'interno del fascicolo di indagine ci sarebbero dei documenti nei quali il gup chiederebbe in maniera ufficiale le date delle prossime udienze davanti alla Corte d'assise di Sassari, dando così per scontata la sua decisione di rinviare a giudizio Iannelli con l'accusa di omicidio premeditato e sevizie. Il pm e gli avvocati che tutelano la famiglia della vittima, Giampaolo Murrighile e Antonio Fois, si sono opposti all'istanza di ricusazione.
Spetta ora alla Corte d'appello di Sassari decidere se il giudice Cozzella può continuare ad occuparsi del caso. Se così fosse la prossima udienza, quella in cui si deciderà sul processo, è fissata per il prossimo 7 marzo. Iannelli, che questa mattina non era presente in aula, si trova in carcere a Bancali. L'11 marzo però scadranno i termini della misura cautelare. Se la Corte d'appello non dovesse decidere entro questa data, l'uomo potrebbe tornare libero.